Un’escursione in tre incantevoli borghi toscani per scoprire autentici gioielli dell’urbanistica medievale italiana, in provincia di Arezzo.
Il borgo murato di Gargonza sorge su una collina dominante la Val di Chiana e rappresenta una testimonianza di borgo fortificato toscano. Eccezionale testimonianza di borgo agricolo fortificato, Gargonza, è interamente cinto da mura ove si apre una porta del XIII secolo che conserva, al suo interno, una Chiesa romanica del Duecento. A tal proposito è ricordata la presenza di Dante Alighieri a Gargonza nel 1304 , il quale partecipò alla riunione fra i Ghibellini fuoriusciti da Firenze e gli aretini.
Nel dopoguerra il borgo rimase pressoché disabitato e in rovina e solo negli anni ’70 il conte Roberto Guicciardini Corsi Salviati intraprese un lavoro di restauro e oggi Gargonza è un importante centro agrituristico, parte dell’Associazione Abitare la Storia, che riunisce dimore ricettive situate all’interno di edifici storici e di pregio artistico-architettonico sull’intero territorio nazionale.
La visita prosegue a Lucignano, borgo di origine etrusca, assume un rilievo strategico nel Medioevo nel contesto delle lotte fra Siena e Firenze, conserva il circuito urbano medievale tra i più importanti d’Italia con la sua forma concentrica, il cassero e le chiese. Il borgo presenta un tipico impianto ellittico ad anelli concentrici sorto sull’alto di una collina e si compone di una parte alta in cui sono concentrati gli edifici dei poteri civici e religiosi e una parte bassa, che segue l’andamento circolare delle mura, dove si svolgeva il mercato e la fiera.
Bandiera arancione del Touring Club , Lucignano possiede un notevole patrimonio artistico, paesaggistico ed enogastronomico.
La visita si concluderà a Monte San Savino, notevole centro del Rinascimento, diede i natali a Andrea Sansovino, Paolo III.
Il borgo è posto su di una collina a guardia della pianura e, come gli altri borghi dell’area, fu per secoli conteso per la sua posizione geografica, dagli Aretini, dai Senesi e dai Perugini. Monte San Savino fu distrutto dal Vescovo d’Arezzo Guido Tarlati nel 1325, nel 1337 fu ricostruita di sotto il dominio di Perugia, poi sotto quello di Siena e quindi (1384) di nuovo sotto quello di Firenze; il periodo di più ampia floridezza per il borgo si conobbe nella seconda metà del ‘400 e nel ‘500.
Nel periodo a seguire fu sede di una piccola ma fiorente comunità ebraica. Il patrimonio artistico è molto ricco e, tra le strade della cittadina, si conservano le logge dei mercanti; notevole è il complesso monumentale del Palazzo Del Monte che conserva i giardini pensili, interessante esempio di residenza aristocratica rinascimentale.
Per maggiori informazioni, consultate la proposta di itinerario qui.
[attribuzioni di credito e copyrigh dell’immagine: claudio giovanni colombo/ shutterstock.com] [immagini: Gargonza www.gargonza.it; Lucignano www.comune.lucignano.ar.it; Monte San Savino www.monteturismo.it]
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