My Provence: uno Slow Tour ad Arles
Si dice che ogni viaggio rappresenti in primo luogo un viaggio dentro sé stessi, un’esperienza che apre a nuovi orizzonti, fa conoscere nuove realtà, nuove persone e modi alternativi di intendere e gestire il turismo. In Provenza ad esempio, tra Arles, la Camargue e Marsiglia, la filiera del turismo sostenibile procede a vele spiegate e coinvolge hotel; ristoranti; parchi naturali e musei. C’è grande attenzione in questo spicchio d’Europa verso l’ambiente e la sua tutela. C’è l’interesse alla conservazione delle aree sensibili e ricche di biodiversità, alla valorizzazione dei prodotti genuini del territorio, allo sviluppo di un turismo “durevole” come definito dalla World Tourism Organization (Organizzazione Mondiale del Turismo, Ndr).
Turismo durevole: “Un turismo che tiene pienamente conto degli impatti economici, sociali e ambientali attuali e futuri, soddisfacendo le esigenze dei visitatori, dei professionisti, dell’ambiente e delle comunità ospitanti”
Perché visitare la Provenza?
I paesi della Provenza sono pittoreschi, ricchi di storia e custodiscono un’anima artistica, che ha ispirato pittori del calibro di Van Gogh e Gaugain. L’arte in Provenza si respira a ogni angolo: negli scorci di Arles, Gordes e Le Baux de Provence, fra le mura dei monumenti e in quelle botteghe artigiane, eredi di una lunga tradizione nella lavorazione di stoffe tessuti dai motivi esotici e dai colori sgargianti. Visitare la Provenza è l’occasione per apprezzare l’enogastronomia locale, preferibilmente biologica e a chilometro zero. Conoscete la Toma di Arles, un formaggio fresco di pecora cremoso, dal gusto intenso, eccellente rappresentante degli slow food? E lo Chardonnay o il Pinot Nero, vini pregiati di fama mondiale, che sfoggiano la bandiera provenzale? Raggiungete la Provenza se desiderate un viaggio di puro relax. Respirerete i profumi di una natura generosa e preziosa. Camminerete a passo lento tra fiori di lavanda e rosa centifolia, gelosomino e melissa. Ammirerete i paesaggi della Via Rhôna. Sosterete al ponte Van Gogh e tornerete indietro nel tempo, all’epoca in cui il celebre artista, proprio qui, metteva su tela colori, forme ed emozioni.
1° Tappa, Il Centro Storico di Arles
La bellezza è un concetto semplice, e “charmant”
Descrivere Arles in poche parole è un’impresa ardua. Bisogna viverla, respirare la sua atmosfera, farsi ammaliare dal suo fascino. La bellezza di Arles è “semplice” in quanto innata, eppure magnetica, frutto di un passato da protagonista di gloriose vicende storiche. Fu una delle capitali dell’Impero Romano; sede della Prefettura del pretorio delle Gallie; residenza vescovile e di nuovo capitale, durante il Medioevo, dell’omonimo Regno di Arles. Potete visitare i monumenti di Arles in modo squisitamente green. Basta contattare Taco and Co, società specializzata in trasporti urbani ecologici (e non solo) che vi condurrà alla scoperta di vicoli, chiese e punti d’interesse a bordo di una bici cargo elettrica. Il tour è commentato fra le tappe include Le Cafè Van Gogh, situato a Place du Forum, riprodotto nel famoso dipinto “Terrazza del caffè la sera”. Passa per l’Arena romana, incredibilmente somigliante al Colosseo, e ancora per Place de al Republique, dove svetta la cattedrale di Saint-Trophime. Scegliete Taco and Co se amate l’ambiente. La vostra scelta di sostenibilità andrà oltre il semplice tour e si estenderà alla città di Arles. Escursioni a parte, la società è impegnata nella raccolta dei rifiuti del centro storico.
Dopo il tour, proseguite a piedi e raggiungete il lungofiume del Rodano, che cinge il lato occidentale del borgo. Costeggiate le mura di cinta di Arles e accedete ai “segreti” della città, celati dalle vie più antiche e da edifici di culto come la chiesa di Notre Dame de la Major e la chiesa di Sant’Anna. Una visita approfondita merita il LUMA Arles, Parc des Ateliers, che ospita mostre permanenti e temporanee di grandi artisti internazionali. Il LUMA, progettato da Frank O. Gehry e realizzato grazie all’iniziativa della collezionista d’arte Maja Hofmann, è esso stesso un’opera d’arte. Impossibile, passeggiando per Arles, non notare l’imponente torre Luma, rifinita con 11.000 pannelli di acciaio inossidabile che rifrangono la luce del sole e assumono sfumature di mille colori. All’interno spicca il progetto “Wall of Salt”, di Henna Burney e Kalijn Sibbel, una installazione di 4.000 pannelli quadrati a base di sale della Camargue cristallizzato, che riveste la maggior parte delle pareti del LUMA. Ma è la terrazza del LUMA a destare maggior stupore.
Il panorama che si ammira dall’alto è sublime e commovente: abbraccia Arles a 360° e accarezza i contorni delle morbide colline della Provenza. Concludete il tour del centro storico con una panoramica dei principali musei cittadini: il Museo dell’Antica; il Museo della Camargue; il Museon Arlaten; la Fondazione Vincent Van Gogh e il Museo Réattu.
2° Tappa, Le Marais du Vigueirat
Camargue mon amour
Le Marais du Vigueirat è una grande riserva naturale a Sud di Arles, raggiungibile anche a piedi o in bicicletta tramite il percorso ciclopedonale della Via Rhôna. La Via Rhôna è un itinerario ciclabile che si snoda tra la Svizzera e il Mar Mediterraneo, lungo il corso del fiume Rodano, e attraversa vigneti, borghi, campi di lavanda e sterminate pianure.
Percorrere la via Rhôna in bicicletta (*potete noleggiare le bici elettriche nel centro storico di Arles, da 1 Veloc) è un’emozione dietro l’altra. Ammirerete il Pont de Langlois, noto come ponte Van Gogh, respirerete i profumi di una natura incontaminata ma, soprattutto, sognerete di trascorrere una notte nelle curiose barche-palafitta situate lungo il fiume. Da qui arriverete in breve tempo alle paludi du Vigueirat, sito naturale protetto di 1200 ettari, a cavallo fra due importanti ecosistemi rappresentati dal delta del Rodano e dalla pianura steppica della Crau. Sarete nel cuore della Camargue, area umida dove saline, mare e campi coltivati si incontrano per dare vita all’habitat di numerose specie di uccelli migratori.
La Riserva Naturale del Vigueirat, gestita dall’Associazione Les amis des Marais du Viguerat, vi stupirà per l’incredibile varietà di specie animali e vegetali presenti, dalle elegantissime cicogne bianche, che vi nidificano, ai fenicotteri, fino al falco pescatore. Si contano oltre 2.000 specie nella Riserva, che offre percorsi adatti agli adulti e itinerari didattici per i bambini, gite in calesse e numerose altre esperienze che consentono di vivere a pieno le bellezze della Camargue.
Dopo la visita alla Riserva fate una salto al Domaine Attillon, una cantina d’eccellenza attiva nella produzione di vino biologico, circondata dai vigneti di proprietà nella Camargue. Il contesto in cui si inserisce è storico, così come la struttura centrale che campeggia all’ingresso della tenuta, realizzata in pietra locale. Lo sfruttamento della vite su questa antichissima proprietà risale al XVII secolo.
La leggenda narra addirittura che Saint Louis, in partenza per le Crociate, si riposò sotto le grandi querce di Attilon. Appassionati viticoltori, Renaud e Odile de Roux gestiscono il Domaine e da molti anni producono e invecchiano vino biologico, nel rispetto dei grandi equilibri della Natura. Con 90 anni di vigneto certificato in agricoltura biologica, Domaine Attillon coltiva diversi vitigni, tra cui il Merlot; il Pinot Nero; il Cabernet-Sauvignon; lo Chardonnay e il Moscato.
Ad Arles, per un turismo responsabile
L’impegno concertato di privati e istituzioni
Arles è l’esempio tangibile di come i privati, nell’ambito delle proprie attività, possano attivarsi per lo sviluppo di un turismo responsabile. Responsabile perché la sostenibilità e la tutela dell’ambiente sono, appunto,una responsabilità di tutti, specie nel mercato del turismo e in Provenza, meta di migliaia di visitatori ogni anno. Dai ristoratori agli hotel, e dai tour operator ai gestori di piattaforme per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, Arles pullula di realtà dall’anima 100% green. Merito anche di Provence Turisme, da tempo impegnata nella promozione del turismo sostenibile in Provenza e nella individuazione di una rete di operatori che rispondano ai canoni previsti dalle etichette Clef Verte, per le strutture ricettive; Ecotable, per i ristoranti e Villages Fleuris, per i Comuni. Fra le azioni concrete di Provence Turisme vi è la creazione di un Manifesto per il Turismo Responsabile, contenente una serie di impegni precisi, programmati sul triennio 2021-2023.
Dove Dormire ad Arles
l’Hôtel du Musée, situato vicino all’Arena di Arles accanto al Museo Réattu, è semplicemente incantevole. Ricavato da un edificio storico, di cui presenta ancora le mura e i pavimenti originali, è il luogo ideale in cui trascorrere un soggiorno e respirare la magica atmosfera di Arles antica. Il fiore all’occhiello è il giardino interno, impreziosito da piante di bouganville e tanti fiori colorati.
Sapori Provenziali & BIO
L’O à la Bouche, ristorante dallo stile contemporaneo che offre cucina tradizionale a base di prodotti tipici a chilometro zero – Cafè de l’Avenir, a soli 2 chilometri dalla Riserva Naturale Le Marais du Vigueirat – Camargue Social Club, nel centro storico di Arles, per assaggiare una cucina moderna fatta di prodotti tipici, freschi e a chilometro zero – Le Réfectorie, nel Parc des Ateliers: la pausa pranzo ideale durante la visita al LUMA Arles.
Gli amici della sostenibilità
Fate una salto al POP-Arles, piattaforma aperta al pubblico in cui ogni attività è improntata all’evoluzione della sostenibilità in Provenza. Al POP-Arles parteciperete a laboratori di trasformazione della plastica in nuovi oggetti pronti per il riuso, a concerti, mostre d’arte e guarderete la Provenza con gli occhi di chi lavora ogni giorno per il benessere del Pianeta.
*Il presente articolo è stato realizzato nell’ambito del Press Tour organizzato dalla Camera di Commercio Italiana a Marsiglia (www.ccif-marseille.com), con la collaborazione di Provence Tourisme (www.myprovence.fr) e il sostegno del Consiglio Dipartimentale Bouches-Du-Rhone (www.departement13.fr). Si ringraziano L’interprete Alessandra Rasetti e Annick Bordeyne di Provence Tourisme.