
Immagine tratta da http://www.greenreport.it/
Ormai sono moltissimi i privati che scelgono di investire nella riqualifica energetica della propria abitazione, non soltanto per risparmiare ma anche per essere in linea con la tutela dell’ambiente.
Lo Stato, per venire incontro a queste esigenze e per incentivare i comportamenti virtuosi in tema di eco sostenibilità, mette a disposizione degli Ecobonus.
L’Ecobonus 2016 consiste in un’agevolazione fiscale che prevede la detrazione del 65% sulle spese sostenute dal contribuente per gli interventi riqualificazione energetica, del 50% sulle ristrutturazioni edilizie e del 50% per il bonus mobili.
Sono spese detraibili e quindi agevolabili quelle sostenute per ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento, per migliorare e mantenere il calore all’interno dell’edificio come ad esempio la pavimentazione, finestre e infissi o coibentazioni, oltre che l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, quindi meno spreco di energia, più risparmio e maggiore efficienza energetica.
La conferma dei bonus fiscali per ristrutturare e migliorare l’efficienza energetica degli immobili ha dunque rivelato l’importanza di questo tipo di interventi per il patrimonio immobiliare italiano.
Ma quanto costa ristrutturare un immobile?
Alla domanda hanno risposto i portali ProntoPro.it (http://www.prontopro.it), startup che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigiano, Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it), sito di annunci leader in Italia.
Secondo l’analisi, il costo medio di un intervento su un appartamento tipo equivale a 34.000 euro.
Lo studio è stato condotto prendendo come esempio un bilocale di 70 metri quadrati – nei venti capoluoghi di regione – posto al primo piano di uno stabile in area semi-centrale, per il quale fosse necessario procedere a demolizione, rimozione e costruzione dei tramezzi, intonaci e rasature, pavimenti e rivestimenti, opere da imbianchino, opere da idraulico, impianto di riscaldamento, impianto elettrico, assistenze murarie, condizionamento dell’aria, infissi e fornitura materiali.
A livello nazionale Roma è la città in cui i lavori costano di più, dato che la spesa media è pari a 38.900 euro.
Milano arriva seconda con una spesa media di 37.500 euro, la terza città più cara è Trento con una media 35.850 euro.
Sono tutte città del Sud quelle che occupano il podio della convenienza, è emerso che il capoluogo di regione in cui costa meno ristrutturare è Catanzaro, al secondo posto Palermo, terza è Campobasso, in cui chi vuole ristrutturare un appartamento deve mettere in conto 30.050 euro.
«Con la proroga dei bonus per le ristrutturazioni anche per il 2016, il business dei lavori in casa potrà contare su un bacino di utenza ampio e variegato – dichiara Marco Ogliengo, CEO di Prontopro.it – a cui professionisti e artigiani dovranno rispondere in modo sempre più veloce ed efficace. In questo senso, il web è un luogo di scambio irrinunciabile dove far conoscere la propria offerta».
Segue tabella per i venti capoluoghi di regione con i costi medi dei bilocali (70 metri quadrati) da ristrutturare e la spesa media degli interventi di ristrutturazione:
Tag:artigiani, ecobonus, fabbisogno energetico, pannelli solari, riqualifica energetica, ristrutturazione, tutela dell'ambiente