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Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo dedicato a Mirabilia 2014 ma senza scendere troppo nel dettaglio, occupati com’eravamo a parlare del mini-corso di cucina dedicato a noi blogger.
Mirabilia, ovvero lo European Network of Unesco Sites, è una rete che collega, per la prima volta, i luoghi “meno noti” al grande pubblico tra quelli dichiarati Patrimonio dell’Umanità. Lo scopo? Rilanciare il turismo nel nostro paese ma anche – e soprattutto – dare avvio a un dialogo proficuo tra i diversi attori istituzionali ed economici. Ad aderire, finora, sono state 10 camere di commercio: Brindisi, Genova, La Spezia, Matera, Messina, Padova, Salerno, Udine, Vicenza e, infine, Perugia.

Monte del Lago
La seconda edizione si è svolta proprio in questi giorni nel capoluogo umbro, dove, insieme agli altri, sono stati invitati dieci blogger, cui sono stati offerti tre giorni ricchi di itinerari, cibi e vini. Io, in quanto facente parte del gruppo di fortunati ospiti, mi sono ritrovata a percorrere per la prima volta aree – interne ed esterne alla città – più o meno conosciute. Di seguito, un breve elenco di quanto ho potuto vedere, sperando che le tracce di questa tre giorni vengano ripercorse da quanti amano girare l’Italia:
1) Monte del Lago (PG), borgo di una bellezza sorprendente. Dopo una passeggiata su e giù per questo luogo che riunisce sì e no cinquanta anime (che hanno la fortuna di contemplare il Trasimeno da una posizione privilegiata), abbiamo degustato olii, vini e salumi nel frantoio a macine di Luca Palombaro.
2) La Rocca Paolina, la parte di Perugia che preferisco. Guidati da un esperto di straordinaria bravura, abbiamo appreso che, là dove in questi giorni si stanno allestendo le bancarelle natalizie, un tempo sorgeva la città medievale, poi distrutta dalla furia papale. I perugini, che non si sottomisero mai del tutto al volere di Paolo III Farnese, nel XIX secolo rasero al suolo la sua fortezza, che si ergeva come simbolo del suo dominio.
3) La Basilica di Assisi. Fascino assoluto. Nel convento attiguo, abbiamo cenato a lume di candela e ammirato un panorama a dir poco mozzafiato.

Basilica di Assisi
4) Le botteghe artigiane, tra cui il laboratorio di tessitura Giuditta Brozzetti. Il segreto di questo magico luogo? La passione di Marta, pronipote della fondatrice, che ci ha spiegato i segreti di un’arte ormai dimenticata. Ma anche Ozona Occhiali, il Pozzo delle Ceramiche, l’innovativa gioielleria di Anna Fornari e lo Studio Moretti Caselli, una vetreria (se così si può chiamare) dove si porta avanti la tradizione di decorazione sul vetro inaugurata dall’artista Francesco Moretti.

Il meraviglioso studio Moretti Caselli
5) Sensational Umbria, mostra dedicata a Steve McCurry. Da vedere, data la particolarità e modernità dell’installazione.
6) Il Palazzo dei Priori e la Galleria Nazionale dell’Umbria. Qui si possono ammirare le opere di artisti del calibro di Beato Angelico, Pinturicchio e Perugino.

Galleria Nazionale dell’Umbria (oubliettemagazine.com)
7) La Scuola Lingue Estere dell’Esercito: appena arrivati, ci hanno accolto un concerto e il meraviglioso chiostro, illuminato da una luna che faceva capolino in mezzo a nuvole scure. Una cena di gala all’interno di un ambiente del genere è sicuramente un dono inaspettato.
8) L’Università dei Sapori, dove abbiamo imparato a cucinare dei sublimi tortelli al latte di capra e polpette di tartare di carne, grazie allo chef Riccardo Benvenuti.

Il Collegio del Cambio
9) Il Collegio del Cambio, luogo unico al mondo, dove il signore preposto al museo ci ha riempiti di aneddoti preziosi sulla storia dell’antica sala delle udienze.
10) Il Centro Servi Camerali G. Alessi, dove un tempo sorgeva Santa Maria del Popolo.
A condire questo intenso viaggio nel cuore dell’Umbria, i sapori indimenticabili del tartufo, della cacciagione e, soprattutto, del cioccolato, che abbondava sulle nostre tavole di blogger pronti a promuovere un’Italia fuori dai soliti cliché.
Tag:monte del lago, olio, Perugia, tartufo, Umbria, unesco