
Scicli
La storica città di Scicli, che si trova nell’angolo sud-orientale della Sicilia, è veramente mozzafiato. Camminare per le sue strade e i vicoli tortuosi è un po’ come essere trasportati in un altro tempo e in un altro luogo, fatti di totale tranquillità e beatitudine. La città è ricca di tesori storici e culturali. Per me* l’esperienza è stata un caleidoscopio di colori siciliani, che vorrei tentare di trasmettervi almeno in parte.

Museo della Cucina Iblea

Artigiani al lavoro
La prima tappa era nascosta in un vicoletto: si tratta di un museo dedicato alla cucina iblea; una splendida collezione di utensili da cucina. Potrebbe sembrare una cosa noiosa ma posso assicurarvi che è un affascinante spaccato di storia, che riesca a far capire perfettamente come, una volta, venivano preparati cibo e bevande in questa zona.
In seguito, continuando a camminare per le vie di Scicli, ho scoperto qualcosa di unico e straordinario, qualcosa che non avevo mai visto prima: la preparazione di sontuose decorazioni per i cavalli che avrebbero sfilato il giorno di San Giuseppe. La celebrazione, nel corso della storia, è stata piuttosto austera, per diventare negli anni sempre più colorata. Guardare gli artigiani creare queste splendide decorazioni è stato un momento davvero intimo e una finestra unica sulle tradizioni locali, che sono ancora molto vive e fiorenti.
Lasciando questo mondo alle spalle, mi sono diretto verso la strada principale, che attraversa il centro storico: è su questa vecchia arteria che si erge Palazzo Spadaro. Questo meraviglioso edificio barocco era un tempo la casa di una delle più potenti famiglie siciliane: la famiglia Spadaro, appunto. La struttura ha incredibili decorazioni e sale al suo interno e, passeggiando per le molte stanze opulente, hai davvero la sensazione che la famiglia si trovi ancora lì, in agguato dietro a un angolo. Una delle parti più interessanti del palazzo è il piccolo appartamento situato sul retro. Si tratta dell’appartamento che una volta era dell’amante del padrone, che così poteva farle facilmente visita senza essere scoperto.
Tornando sulla strada principale, sono rimasto colpito sia dalla bellezza della città che dalla sua affascinante storia. Conquistata dagli Arabi nell’864 e dai Normanni nel 1091, la Sicilia è ricca di influenze culturali lasciate dalle numerosi invasioni che ha subiito. Anche la lingua ha molti influssi francesi e arabi. Le testimonianze di questa storia spesso violenta si trovano anche nella Chiesa Madre di Sant’ Ignazio. Questa bella chiesa ospita la famosa Madonna delle Milizie, raffigurata a cavallo mentre sottomette i soldati arabi. La leggenda narra che durante le varie battaglie tra Normanni e Arabi, la Madonna apparve, conducendo i primi verso una splendente vittoria.
La Chiesa Madre è solo una tra le tante chiese spettacolari di Scicli. Un altro esempio stupefacente è la Chiesa di Santa Teresa. Il suo esterno piuttosto austero è ingannevole riguardo all’interno, che invece è sontuosamente decorato. Le decorazioni sono completate dalla bellissima collezione di affreschi in mostra. Questi affreschi sono unici, perché le scritte che hanno impresse non sono in latino ma in dialetto siciliano.
Insomma, Scicli è in superficie una città bella e tranquilla; ma quando si scende in profondità, si scoprorono la sua cultura e la sua storia, ancora vive e vegete!
*L’articolo originale è di Paul Johnston, blogger di Travelling History.

Palazzo Spadaro