
Favignana – www.egadinbarca.com
«Noi facciamo miracoli economici, producendo in quattro mesi quello che serve per sopravviverne dodici. E non è un vivere bene d’inverno perché si è guadagnato molto in estate, ma un riuscire a sopravvivere d’inverno con ciò che si è riusciti a produrre durante il periodo estivo».
A parlare è Livia Gandolfo, proprietaria del Cave Bianche Hotel di Favignana, celeberrima isola delle Egadi che oggi si distingue come modello di sostenibilità, nonostante l’aumento del turismo degli ultimi anni. Se in estate si registrano infatti le 50mila presenze giornaliere, gli abitanti in inverno ammontano a tremila. Nessun evento culturale, nessuna attività giovanile: “solo” la natura, nella sua essenza più selvaggia.

Cave di tufo a Favignana – www.fotocommunity.it
Nonostante l’attività turistica funzioni solamente nella bella stagione, Favignana ha molto da insegnare all’Italia e al resto della Sicilia. Continua Gandolfo: «Un grande merito dell’attuale equilibrio turistico è proprio della riserva marina, che ha collocato Favignana nei mercati del turismo con un’immagine efficace, cioè quella della tutela del mare e del territorio in generale».
L’ Area Marina Protetta delle Isole Egadi è stata istituita nel 1991 e dal 2001 è stata affidata in gestione al Comune di Favignana. Ci chiediamo se destagionalizzare il turismo non possa essere una buona idea per luoghi incontaminati come l’isola: forse, sgravandola da una presenza fin troppo concentrata nell’arco di quattro mesi, molti sarebbero i benefici, sia economici che ecologici.
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