Camminare fa bene alla mente e al corpo. Come dice il poeta Roberto Roversi.
“camminare è un’arte, il passo concede di percepire, inesauste, le ampie nostalgie e i naturali colori che dipingono il mondo e sono il refrigerio di una giornata”.
E così, il ritmo dei passi è in sincronia perfetta con quello dello sguardo che può osservare, guardare e riflettere con tutta calma su ciò che incrocia e fa da ‘sfondo’ al nostro muoverci. E la città ci si presenta con un volto e dettagli del tutto nuovi grazie all’intensità che un passo più riflessivo ci consente.
Prendendo a modello il Comune spagnolo di Pontevedra , il Comune di Ferrara (facendo sue anche le sollecitazioni dell’Unione Europea oltre che quelle della sesta edizione della Campagna “Siamo nati per camminare”, organizzata dalla Regione Emilia Romagna), ha realizzato il progetto Metrominuto creando una mappa pedonale “analoga a quelle dei trasporti pubblici” con tutte le informazioni sulle distanze (a piedi) ed i relativi tempi di percorrenza tra i luoghi più significativi della città: quelli più rappresentativi vengono infatti presentati come delle “fermate” di una rete pedonale a sua volta connessa ad altre “linee” pedonali: un primo passo per la realizzazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
I cittadini vengono così sensibilizzati ad una nuova cultura della mobilità che ribalta l’ordine nella priorità dell’utilizzo e del valore dei mezzi di trasporto, che oggi inizia dall’automobile per finire, appunto, col camminare quando proprio non se ne può fare a meno.
Se la persona prende coscienza delle grandi sfide ambientali del nostro tempo ed anche della sua personale convenienza immediata, sarà molto più facile invertire la sequenza dei mezzi di spostamento, partendo proprio dalla mobilità pedonale, seguita, in ordine, da quella ciclabile, dal mezzo pubblico, dal mezzo privato nella modalità car pooling e solo per ultimo dall’uso individuale dell’automobile privata. Del resto tutto questo è pensabile considerando anche l’estensione non eccessiva della città di Ferrara con un centro storico percorribile a piedi in tempi relativamente brevi. E allora perché non valutare sempre l’alternativa e la convenienza tra un percorso a piedi piuttosto che in auto, evitando il sempre fastidioso e talvolta irritante problema di ‘trovare parcheggio’? Perché attendere l’autobus se il tragitto che devo fare posso percorrerlo in 20/25 minuti?
Il progetto mira a rimuovere anche gli ostacoli dell’incertezza riguardo alla distanza ed ai tempi di percorrenza favorendo una conoscenza dettagliata delle distanze e dei tempi e quindi anche una decisione più ragionevole e vantaggiosa per il soggetto stesso che intende muoversi da un punto all’altro della città.
In questo modo istituzioni e cittadini hanno più chiaro l’obiettivo di fare scelte significative ed incisive nella vita quotidiana del singolo nella direzione di una mobilità più efficiente e sostenibile in un’ottica di tutela del patrimonio storico, culturale ed ambientale, coerentemente con le politiche regionali e comunali in questo ambito specifico.
E per sottolineare l’importanza di questa iniziativa mi piace concludere con una bella citazione di Duccio Demetrio, autore del libro Filosofia del camminare:
Manifestare la libertà è intrinseco all’atto del camminare: camminando, possiamo spingerci verso i luoghi desiderati o trasgredire ai confini costrittivi dell’esistenza. Il camminare è manifestazione di noi stessi e può assumere un carattere ideale: l’uomo ha da sempre “camminato” per conquistare i propri ideali, come singolo e come popolo. Mentre nella tradizione ascetica il camminare è liberatorio e tende all’incontro con Dio, nel pensiero laico diventa forma particolare di ricerca di noi stessi.
La mappa Metrominuto Ferrara verrà diffusa nelle scuole attraverso il progetto Siamo nati per camminare
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