In una cultura di globalizzazione societaria mondiale sentiamo parlare con maggior frequenza di flussi emigratori, di etnie, di razze e di popoli, che prendono posto nel mondo, lasciando spazio a una terminologia né nuova né vecchia.
La “diversità” a cui tendenzialmente, nonostante tutto, non siamo ancora abituati.
Ci sforziamo di mostrarci ad essere aperti in tale ottica a qualunque tipo di diversità essa sia, trascurando forse, che è proprio il nostro occhio a trarci in inganno.
Sguardi furtivi, disagiati, che stanno lì a farti precipitare in un modo astratto, privo di comunicazione e di relazioni.
Sguardi che ti lasciano senza parole, sguardi che fanno riflettere su temi che ci toccano da vicino, temi come Diversità e Disabilità, che, per chi come me è calato dentro, non si può fare a meno di chiedersi quali potrebbero essere le modalità con le quali un diversamente abile è chiamato a relazionarsi con il mondo esterno. Una piccola difficoltà c’è, ed è di fondo.
La mentalità.
Mentalità che va di pari passo con la cultura cedendo il passo all’intelligenza per l’abbattimento dei pregiudizi. Pregiudizi a cui i diversamente abili in prima persona, supportati da famiglie, amici e da qualche figura professionale, sono chiamati a rispondere nel superarli!
Utilizzando social Network più utilizzati dal web, ho lanciato in rete una mia piccola iniziativa che prende spunto da una campagna di sensibilizzazione indetta dalla Federazione Italiana Superamento del Handicap: “Raccontiamoci Raccontando”.
L’intento di Raccontiamoci Raccontando è di voler mettere in contatto le persone con disabilità, con la diversità in senso lato ed ampio, invitandoci ad esternare ciò che ci lega ad essa. Diamo la possibilità di esprimersi con testi, prosa poesia, aforismi, vignette, testi musicali e quant’altro si ritenga più opportuno comunicare.
Ogni elaborato si potrà inviare per email all’indirizzo raccontiamoci_2015@libero.it entro il 20 marzo e contribuirà alla realizzazione di un video di sensibilizzazione trasmesso su Youtube.
Oggi la disabilità è cambiata rispetto ad un tempo ed è mediante una giusta informazione che si può rendere il diversamente abile parte attiva ed integrata di una Società, attraverso la cultura.
Questa, è una speranza viva che rende l’uomo libero da ogni tipo di schiavitù ideologica, permettendogli di allargare i propri Orizzonti.
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