Il Canavese cambia orizzonte, dal mare alla terra, e propone un intero comprensorio “Vistaterra”. Il progetto, presentato a Milano – all’interno del padiglione Slow Food di Expo -, comprende ricettività turistica, produzioni agricole e altre attività finalizzate alla valorizzazione del territorio. L’attività inizierà effettivamente nel 2017, a tre anni dall’inizio dei lavori e dall’investimento di 40 milioni di euro, per un giro di affari previsto di 17 milioni di euro, ma solo dopo la fase di avvio, che è stata valutata in quattro anni dall’apertura.
‘L’agriparco che abbraccia il castello’ è la parola chiave che sintetizza il progetto stesso, un’area verde di 37mila mq che comprende anche vivai risalenti agli anni ’50, voluti da Adriano Olivetti. Il castello ospiterà una residenza di charme, un centro servizi business, una spa, caffetteria, un ristorante gourmet, un birrificio con produzione propria, mentre nelle corti dell’edificio storico troveranno collocazione botteghe con una proposta di prodotti artigianali e a km zero. Nel parco è previsto un biolago balneabile con punto ristoro e dei laboratori artigianali in grado di valorizzare eccellenze del territorio, il tutto arricchito da un garden center.
Sia nel castello quanto nel parco si alterneranno varie attività: servizi turistici e culturali, che seguono una proposta commerciale che è integrata quanto sostenibile, percorrendo una concezione di impresa etica, promossa e sostenuta in passato da Olivetti.
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