Il paradiso naturale creato dalle acque del fiume Cecina e dalla rigogliosa vegetazione toscana oggi è minacciato e in pericolo.
Nell’isolata e bellissima Alta Val di Cecina, immerso nella Foresta del Berignone, tra i boschi di latifoglie e la vegetazione mediterranea, si trova un luogo incantevole e all’apparenza incontaminato: il Masso delle Fanciulle, un tratto del fiume Cecina caratterizzato da due grandi massi che stringono la valle. In questo punto il fiume è fondo, tanto da consentire ai più temerari di esibirsi in tuffi dalle pareti rocciose.
La gente viene qui per prendere il sole, sentire i suoni e i rumori della natura, rinfrescarsi nelle acque limpide e farsi fare la pedicure dai pesciolini, lontano dalle folle che si accalcano sulle spiagge marine, un posto quasi magico per chi vive nelle vicinanze e lo frequenta da anni, dove la natura la fa da padrona.
Purtroppo tutto questo è messo in pericolo: la Regione Toscana ha infatti autorizzato la trivellazione di due profondi pozzi di 2350 metri che dovrebbero poi essere seguiti dalla costruzione di una centrale geotermica, richiesta dalla società Gesto Italia s.r.l.. L’unico ente istituzionale ad aver espresso parere negativo è la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Pisa e Livorno. Poichè il Comune di Pomarance ha dichiarato che non intende opporsi o fare ricorsi (il termine per quello al TAR è già scaduto) è il Comitato dei Difensori della Toscana che sta cercando quali sono le prossime mosse da compiere per opporsi a tutto ciò. Probabilmente l’unica cosa da fare sarà ricorrere al parere del presidente della repubblica Mattarella.
Speriamo con tutto il cuore che il Masso delle Fanciulle riesca a rimanere quell’oasi di pace e di bellezza che è stato fino ad ora, capace di ricaricare le batterie più di una vacanza nel posto più remoto!
Per saperne di più leggi la delibera 992 del 19 ottobre 2015 della Regione Toscana.
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