Sostenibilità Vs Prezzo. Qual è il miglior mezzo di trasporto?

Questa è una domanda che mi sono posta numerose volte. Purtroppo essere sostenibili al 100% è quasi sempre un’utopia, specialmente con i ritmi spediti che la società attuale pretende da noi.

Voglio affrontare questo argomento in quanto punto chiave del momento in cui si intraprende un viaggio. Quest’ultimo, infatti, implica in sé il concetto di spostamento, che può avvenire in vari modi.

Per forza di cose, la maniera più sostenibile in assoluto per spostarsi da un luogo all’altro sarebbe a piedi o in bicicletta, ma questo può funzionare solo per tragitti limitati. Se infatti fossimo vincolati alla nostra forza fisica, non ci si potrebbe cimentare più nei viaggi intercontinentali.

Per questo motivo, ho deciso di stilare una classifica dei mezzi di trasporto da prediligere, in varie occasioni, con dei suggerimenti al seguito per avere un occhio di riguardo specialmente nei confronti dell’ambiente:

A piedi o in bicicletta

I viaggi slow sono quelli che prediligo. Spostarsi a piedi o comunque con un mezzo a pedali consente di vivere centimetro per centimetro un posto, per cui, se è difficile raggiungere una località lontana in questo modo, è comunque la maniera migliore per visitarla, uscire dal tracciato e notare dettagli che un turismo mordi e fuggi non lascerebbe trapelare.

Mi è capitato di conoscere molte persone che hanno intrapreso questa tipologia di viaggio anche sulle grandi distanze: chi ha percorso l’Italia in questo modo e qualche temerario che invece così ha visitato più nazioni europee, fermandosi in località anche poco conosciute e facendo tappe impreviste in luoghi che poi si sono rivelati pieni di bellezze sconosciute.

Questo però, ha dei risvolti da valutare molto bene prima della partenza: la lunghezza del tragitto, gli imprevisti, gli innumerevoli pernottamenti potrebbero non essere low-cost, se non studiati nel dettaglio per ridurre le spese al minimo. Per quanto non sia da tutti, è un’esperienza che arricchisce, fa riscoprire la bellezza della lentezza, della pazienza, della semplicità dei luoghi,… (mi sono ispirata a questo bellissimo articolo). I benefici a livello psicofisico sono senz’altro superiori a qualsiasi altro tipo di esperienza.

In treno

Se non ci si può affidare alla forza fisica o se, purtroppo, le tempistiche non lo consentono, il trasporto su rotaia è una valida alternativa. Sul retro dei biglietti ferroviari (o meglio, su quelli elettronici, che non hanno necessità di essere stampati e quindi non portano allo spreco di carta) è spesso indicato: viaggiando in treno si produce meno CO₂ rispetto all’autovettura e al trasporto aereo. Inoltre, data la capillarità molto diffusa della rete sui vari territori nazionali, consente di raggiungere molte località con facilità, basta prendere confidenza con il funzionamento del sistema ferroviario, in modo tale da riuscire a fare anche molteplici cambi con facilità e autonomia.

È personalmente il mezzo di trasporto che prediligo, non si sta alla guida, per cui ci si può distrarre a osservare il paesaggio e farsi ispirare per il viaggio successivo (mi è capitato più volte di vedere un determinato paesaggio dal treno e di ripromettermi di tornare a visitarlo in prima persona in un futuro imminente), pur percorrendo varie località dal clima variabile, non si soffre nessuno sbalzo di temperatura e, non meno importante, gli spazi non sono limitati e non è obbligatorio rimanere seduti per cui ci si può alzare per sgranchirsi le gambe. Per non parlare del fatto che la stazione si trova quasi sempre al centro del centro cittadino, per cui consente di evitare ulteriori lunghi spostamenti una volta raggiunta la destinazione.

Per risparmiare in treno si possono utilizzare vari escamotage: viaggiando di notte, ad esempio, si può risparmiare su un pernottamento in una struttura ricettiva, mentre variando la tipologia di treno può variare di molto il costo, a discapito di uno “spreco” spesso irrilevante di tempo. In più, stare attenti alle promozioni di determinati giorni o per determinate occasioni o categorie di viaggiatori, può far risparmiare notevolmente, specialmente se abbinati a carte fedeltà (di solito con spese nulle al momento dell’attivazione) attivate strategicamente prima di intraprendere una lunga serie di viaggi.

Con altre tipologie di trasporto pubblico

Purtroppo i treni non raggiungono tutte le località. In questi casi, si può compensare con il trasporto su gomma, che sta prendendo piede soprattutto nell’ultimo periodo, promuovendo viaggi magari più dispendiosi in fatto di tempo, ma non in fatto di costi, con delle tariffe più che stracciate.

Secondo ENEA, le emissioni di CO₂ sono leggermente superiori a quelle del treno e per questo motivo lo rendono una valida alternativa. Poi bisogna esaminare anche la tipologia individuale di trasporto pubblico, ad esempio sono molte le città che ormai fanno uso di mezzi elettrici (sia tram che bus) o alimentati a metano.

Un altro beneficio che lo associa al treno (benché io sia una backpacker nell’anima) è la facilità di trasportare con sé i bagagli (rispetto alla bici o ai viaggi a piedi) e di non avere sovrapprezzi per la quantità (rispetto all’aereo).

Inoltre, specialmente nelle realtà più piccole (quindi non nel caso di tratte molto ampie), consente di viaggiare nello stesso abitacolo accanto alla popolazione locale, osservare scene di vita quotidiana: un papà francese che porta a casa la spesa con la sua baguette sotto il braccio, un gruppo di teenager inglesi con la divisa che rientrano da scuola o magari un anziano signore incuriosito che vi vede spaesati e decide di darvi delle dritte sulle cose più belle da vedere in città…

Con il mezzo privato

Se non ci sono le condizioni per scegliere una delle alternative sopracitate, è necessario ricorrere al mezzo privato, che molto spesso coincide con l’automobile.

Nel caso di piccole tratte, condividere il viaggio con un tassista, sebbene sia dispendioso, può comunque trarre i suoi vantaggi: spesso infatti il conducente è anche un abitante del posto, che può rispondere ai vostri dubbi e alle vostre curiosità. Nelle lunghe tratte, se il mezzo è di vostra proprietà, o se comunque aveste bisogno di un passaggio per un percorso specifico, potete fare affidamento al car-pooling, le spese si dividono con i passeggeri e si cerca di attutire l’inquinamento prodotto dall’automezzo (in cinque persone si consuma la stessa quantità di carburante che si utilizzerebbe anche solo con una persona alla guida).

Con l’aereo

L’aereo non è fra le opzioni più sostenibili, lo sappiamo. Ma permette di coprire distanze immense e da questo deriva l’elevato ricorso a questo mezzo di trasporto.

Se non riusciamo a rinunciarci, perlomeno possiamo fare una ricerca sulle maggiori compagnie che coprono la rotta che siamo intenzionati a percorrere in volo. Negli ultimi anni, l’ormai diffusa opinione comune (fra l’altro confermata da ricerche accurate) che vede l’aereo fra i mezzi di trasporto meno amici dell’ambiente, ha portato le compagnie a riflettere sull’argomento, per non avere ripercussioni specialmente in ambito di visibilità.

Come fare a risparmiare anche in questo caso? Innanzitutto prediligendo i voli diretti, i quali, oltre ad essere oggettivamente più comodi, spesso costano meno rispetto alle combinazioni e hanno minor impatto ambientale: il momento in cui l’aereo raggiunge l’apice dell’inquinamento è durante le fasi di decollo e atterraggio.

Il web ci viene incontro, basta fare una piccola ricerca per leggere che nel rapporto fra efficienza e sostenibilità, inaspettatamente compaiono delle compagnie low-cost anche fra i primi posti…

Via mare

Qui si apre un altro discorso. Per il bene dell’ambiente e delle vostre tasche, il più delle volte risulta sconveniente viaggiare via mare, specialmente nel caso di grandi navi, che diventano delle vere e proprie città galleggianti, le quali, per garantire determinati servizi, sono costrette a consumi smisurati. Nel caso delle crociere, sebbene attracchino in varie località, propongono solo escursioni brevi, che consentono una visita superficiale del luogo e non garantiscono uno sviluppo economico vero e proprio alle popolazioni locali.

Per quanto riguarda l’impatto ambientale, è notevole quanto più l’imbarcazione si avvicini alla costa. Non riuscite a rinunciare al vostro romantico viaggio in mare? Prediligete le imbarcazioni più piccole, proponendo un giro in barca a vela.

Siete ancora indecisi? Se avete già in mente il prossimo viaggio, provate a dare un’occhiata a EcoPassenger, un utile sito in lingua inglese che consente di calcolare, considerando la località di partenza, di arrivo e la data di partenza, quanto inquinerete a seconda del mezzo di trasporto scelto.

E per la vostra prossima avventura, ricordate che l’attenzione per l’ambiente inizia ancor prima di giungere a destinazione…