
Seravezza. Foto tratta da it.wikipedia.org
Seravezza, comune della provincia di Lucca, la sterzata verso una ‘società migliore’ l’ha fatta attraverso la bioedilizia, le tecnologie a basso impatto ambientale e le fonti di energia rinnovabile.
Una scelta che assegna al comune toscano – 14mila abitanti – il premio ‘Comuni Virtuosi 2015’.
Nonostante si collochi su di un territorio che si estende dalle spiagge della Versilia alle Alpi Apuane – un po’ complesso da un punto vista geografico -, è riuscito tuttavia a cambiare le politiche ambientali.
“Nessuna strana invenzione – commenta il sindaco Ettore Neri, attraverso un articolo pubblicato su ‘Il Fatto Quotidiano’ – semplicemente si è copiata una buona pratica in uso già in altre città”.
E tra le ‘buone pratiche’ – oltre alla bioedilizia, all’uso di tecnologie a basso impatto ambientale e fonti di energia rinnovabile (fotovoltaica, eolica, idroelettrica o quella derivante da biomassa) – è previsto un bonus aggiuntivo per incrementare la superficie utile lorda, nel caso in cui si voglia procedere con interventi di edilizia sostenibile, fino ad un massimo del 10% di quella ammessa.
A ciò si aggiunge l’istituzione sia di un ufficio di consulenza gratuito che supporta i cittadini che vogliono ridurre il consumo energetico, sia di un energy manager, figura che si occupa di efficientamento energetico su immobili comunali. Gli edifici pubblici e le scuole di pianura usufruiscono dell’energia prodotta da pannelli fotovoltaici, a costi zero per il comune.
La realizzazione e la progettazione sono stati a carico di una ditta esterna, un progetto che si è potuto realizzare grazie alla partecipazione ad un bando regionale.
La città, dove alcuni dei lampioni hanno tecnologia led e fotovoltaica, è un esempio da seguire, un modello dal quale partire, per un’energia che non litighi con l’ambiente.
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