SULLE TRACCE DI FEDERICO FELLINI TRA LE STRADE DI RIMINI

Certo, di riminesi famosi ce ne sono tanti, a seconda dei gusti e delle passioni!
Possiamo citare Romeo Neri, grande ginnasta, medaglia di bronzo ai giochi olimpici di Amsterdam nel 1928 e vincitore di 3 ori alle olimpiadi di Los Angeles del 1932; i fratelli Maurizio e Loris Stecca, pugili, riminesi d’adozione, campione olimpico, mondiale ed europeo il primo, mondiale il secondo.
Per seguire rilevante è la figura di Carlton Myers ex cestista e portabandiera dell’Italia alle olimpiadi di Sidney del 2000, Antonio Paolucci, storico dell’arte e direttore dei Musei Vaticani, l’attrice Scilla Gabel, dapprima controfigura di Sofia Loren (e questo dice già tanto) poi attrice cinematografica con registi come Camillo Mastrocinque, Steno, Sergio Leone e i fratelli Taviani e infine teatrale con Albertazzi, Magni, Bramieri.
Il mito resta però il grande FEDERICO FELLINI vincitore, tra gli altri, di 5 premi Oscar.
Nel centro storico di Rimini ci sono tanti luoghi che parlano di lui: il cinema dove forse ha “scoperto” la sua vocazione, la piazza ed i bar, luoghi di ritrovo, le scuole che ha frequentato, il corso dove passeggiava con gli amici a veder ragazze, le case dove ha abitato, i suoi ‘strani’ personaggi…
Luoghi che ha vissuto personalmente e, in tanti casi, ricostruito nei suoi film, tra cui Amarcord (Mi ricordo in dialetto riminese), quarto premio Oscar e pellicola che parla della sua città con i pregi ed i difetti della provincia italiana degli anni ’30. Oggi quella Rimini, la Rimini inquadrata dal genio di Fellini è ancora presente, palpabile, visitabile anche se Fellini sosteneva “Rimini è una dimensione della memoria” e infatti andò via dalla città molto presto, a 19 anni.
Per scoprire con me tutto questo (ed altro ancora) ogni venerdì è possibile fare una visita guidata SU PRENOTAZIONE con ritrovo alle 10,00, oppure alle 14,30 oppure alle 20,45 in Piazza Tre Martiri a Rimini.
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