Il prossimo 20 febbraio, l’associazione Slow Tourism (insieme a Il Daily Slow) parteciparà come relatore alla prima giornata sul turismo culturale, organizzata da ICOM Lazio (International Counsil of Museums Italia), organizzazione internazionale che lavora per la promozione e la valorizzazione dei musei in tutto il mondo, nonché braccio dell’UNESCO.
Niente a che fare con barbosi convegni, prima di tutto per la location (l’Istituto Centrale per la Grafica, alle spalle della Fontana di Trevi); in secondo luogo per l’argomento, che interessa il futuro di tutti. Ma andiamo per gradi: per avere qualche informazione in anteprima, abbiamo intervistato Valeria Pica, storica dell’arte, guida turistica e moderatrice del convegno, peraltro aperto al pubblico.
Valeria, perché una giornata dedicata al turismo culturale in Italia?
“Per riflettere sul significato del turismo. L’aggressività dell’approccio turistico di massa, infatti (soprattutto in città come Roma), porta al consumo progressivo del patrimonio più che a un’esperienza consapevole, causando così un forte squilibrio nel rapporto tra sostenibilità e sviluppo economico.
Inoltre, parlare di turismo culturale oggi è complicato se si considera il numero sempre più ingente di musei. Il problema è: quanto viene percepito davvero riguardo alla tradizione dei luoghi?”
Cosa vi aspettate da questa tavola rotonda?
“Obiettivo principale è l’avvio di un dialogo tra i differenti attori del turismo culturale, pubblici e privati. Inoltre, serve una normativa sul turismo culturale… Lo ricordo: in Italia spesso ci basiamo sulla spettacolarizzazione di alcuni monumenti-simbolo ma questo porta solo all’usura. Il patrimonio culturale va invece tutelato!”
Cosa significa per te “turismo culturale sostenibile”? E com’è possibile metterlo in pratica?
“Uno dei modi è sicuramente quello di lavorare insieme ai tour operator, per promuovere all’esterno i centri e i monumenti meno conosciuti ma non meno rappresentativi del patrimonio culturale italiano.
A Roma, per esempio, si è molto contratta la permanenza dei turisti, come se la visita alla città di dovesse concludere in 24 ore. Questo è causato da una promozione all’estero di alcuni siti simbolo. Molto spesso – anche a me è capitato come guida – le persone sono convinte che oltre al Colosseo e a San Pietro, non ci sia altro!”
Come mai, nonostante questo, i musei registrano sempre più visitatori?
“Perché – dal mio punto di vista – sono state costruite delle idee circoscritte, impacchettate, che determinate cose sono da fare. Si pensi alle famose 10 cose da fare in una città… Tutto è preordinato, preconfezionato. Non c’è la consapevolezza del turista. A me capita che mi venga chiesto di far visitare determinati luoghi ma in mezz’ora… Per esempio, dei Musei Vaticani solo la cappella Sistina!”
Quali, invece, i luoghi più trascurati?
“Parlo per Roma: se si volesse fare una classifica, uno dei musei meno visitati – pur essendo in centro e facilmente raggiungibile – è la Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini. Eppure lì si conserva la Fornarina di Raffaello e c’è il salone di Pietro da Cortona! Un altro luogo meraviglioso ma poco visitato è la Crypta Balbi. E poi Palazzo Altemps, il Museo Nazionale Romano, le Terme di Diocleziano… Luoghi praticamente sconosciuti. All’estero vengono fatte passare poche destinazioni iconiche”
Cosa sbaglia l’Italia?
“Che l’Italia possa vivere di turismo, questo penso sia più che vero, data la capillarità dei monumenti, dei musei, delle bellezze paesaggistiche.Ciò che non viene fatto ancora oggi è un buon investimento nella formazione, nella consapevolezza che questo potrebbe essere un volano dell’economia. La formazione sarà infatti uno dei temi dell’incontro.
L’educazione al patrimonio culturale, fatta sin dalle scuole, aiuterebbe nella tutela e nella partecipazione attiva dei cittadini e potrebbe far nascere iniziative dedicate alla promozione del patrimonio. Insomma, manca, secondo me, una vera consapevolezza della nostra identità culturale, che si può incentivare solo attraverso un buon percorso educativo”
Giornata di Studio ICOM Lazio sul Turismo Culturale TouristICOM
20 febbraio 2015 9.30 – 16.30
Istituto Centrale per la Grafica Via Poli 54 – Sala Dante
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