Slow Tourism, la nostra associazione, promuove da tempo un tipo di turismo che privilegi la lentezza, il rispetto per l’ambiente e le culture locali. Per far questo, si avvale ormai da anni di una rete di strutture che fanno dell’accoglienza vera, familiare il cardine della loro attività.
Ma ad accorgersi della qualità dell’alloggiare in agriturismi & Co sono già in tanti, compreso Cosimo Melacca, presidente di Agriturist:
“L’agriturismo sancisce il legame strettissimo tra turismo e agricoltura, un turismo lento che, a parere di Agriturist, va adeguatamente promosso puntando sulle caratteristiche che attirano sempre più clienti italiani e stranieri nelle nostre campagne. Le aziende che svolgono attività di agriturismo e simili sono aumentate, dal 2010, del 16%”.
Queste le sue parole all’apertura del XII Forum dell’associazione presso l’auditorium di Palazzo Italia di EXPO. Lo scopo del Forum? Parlare dell’ importanza della terra, da salvaguardare rispetto al mondo virtuale e all’urbanizzazione selvaggia. Ed è qui che si inserisce il concetto di turismo lento, un modo di vivere il viaggio basandosi sui ritmi della natura, della campagna in questo caso.
“Sottolineo sempre – ha spiegato il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi – che la nostra agricoltura è un “capolavoro”: cultura, arte e agricoltura sono un universo unico che fa bene al turismo, all’economia, alla società”.
Non dimentichiamo poi che l’agriturismo ha permesso di salvare molte strutture rurali dall’abbandono e di promuovere l’attività agricola. Che Slow Tourism e Agriturist arrivino a collaborare un giorno? Sarebbe cosa buona e giusta, convinti come siamo che fare rete sia la risposta a tante domande rimaste ancora inevase.
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