
La Via Francigena
Si è svolto l’ultimo fine settimana di Gennaio, ad Abbadia Isola, frazione nel comune di Monteriggioni (SI), il terzo forum dei Comuni in Cammino – Les chemins de la Via Francigena, Jubileum 2016.
In collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene e l’Associazione Toscana delle Vie Francigene l’evento aveva più scopi e ha raggiunto più obiettivi, ma, riassumendo, si potrebbe dire che voleva far dialogare e mettere in rete, in maniera sistematica e progettuale, le associazioni che si occupano di Francigena e di cammini a livello europeo.
Dar vita, in sostanza, a un unico coordinamento strategico per promozione e accoglienza.
Nello specifico, nella giornata del 29 Gennaio, si è svolto il primo incontro del Comitato Scientifico dell’AEVF. Nella giornata del 30 si è presentato il Festival Europeo della Via Francigena e il comitato scientifico dell’Associazione Europea delle Vie Francigene; nella terza sessione del pomeriggio si è inoltre affrontato il tema del percorso di candidatura della Francigena come patrimonio dell’umanità e il tema dei cammini in rapporto al Giubileo.
Io personalmente ho partecipato alla terza giornata ovvero al “Collective Project Meeting – Numero Zero”, conoscere le buone pratiche, Italiane e non, i progetti valenti e creare insieme la 6° edizione del Festival nella leggerezza condivisa del Cammino.
Tante sono stati gli spunti e le emozioni che ho ricevuto.
Tanti gli interventi, tante le condivisioni e le idee che sono nate.
La prima cosa che mi piace sottolineare è la bellezza del luogo dove si è svolto l’incontro. Abbadia Isola è un antico luogo di sosta per i pellegrini lungo la variante collinare della Via Francigena in Val d’Elsa. E’ menzionata come “Bourgenuove” (Borgonuovo) nella famosa “Memoria” di Sigerio, arcivescovo di Canterbury, in viaggio verso Roma nel 990. Il monastero d’Abbadia a Isola fu fondato il 4 Febbraio 1001 dalla contessa Ava, vedova d’un nobile di stirpe longobarda e signore di Staggia. Del primo nucleo costituito da una piccola aula con abside riferibile all’XI secolo, rimangono poche tracce nell’attuale cripta, mentre gran parte delle strutture del complesso monastico furono realizzare sotto l’abate Ugo alla metà del 1100.
Durante la giornata è stato annunciato dal moderatore della giornata Sandro Polci, presidente del Festival delle Vie Francigene, che con la proclamazione del 2016 come anno dei cammini, il Festival, quest’anno, assumerà la dicitura più ampia di Festival delle Vie e dei Cammini.
Cambia il nome, ma non la sostanza: l’evento di chi cammina e un evento organizzato con spirito di servizio. Tante sono le parole che mi porto nel cuore di questa giornata: “creare entropia”, “il pellegrino è IL sognatore”, “animare il territorio con scelte politiche adeguate”, “la Francigena non è un percorso di trekking. E’ una catena”. In particolare l’intervento della regione Toscana mi ha colpito: “La via Francigena è: palestra di ardimento e nutrimento dello spirito. La Francigena è un pellegrinaggio dei valori”. Sicuramente è emerso con chiarezza come la Francigena sia una fondamentale risorsa turistica (esiste un’economia dei cammini ed è un viaggio di esperienze), ma come soprattutto sia un’essenziale e necessaria risorsa per le comunità: se la Francigena è rete di luoghi, le comunità sono reti di persone. Con la Francigena, le comunità si incontrano in questo labirinto spirituale alla ricerca di loro stesse e imparano ad accogliere l’altro con il sorriso.
Le comunità sulla Francigena diventano case di vita dei racconti e delle emozioni.
Molte sono anche le associazioni di cui sono venuta a conoscenza: il gruppo dei Dodici, il progetto Pilgrims Crossing Borders e l’associazione Ad Limina Petri, che tra l’altro per le giornate che vanno dal 23 al 25 Aprile, propone un corso di formazione per conduttori di cammini.
Ho ascoltato con immenso piacere le esperienze del creatore del Cammino di San Benedetto (che consiglio vivamente a tutti!) e l’esperienza dell’Associazione delle Vie Francigene Toscane che è riuscita a mettere in piedi dei progetti molto interessati portando sulla Francigena sia i bambini e ragazzi delle scuole che dei migranti.
In coda, mi piace anche ricordare l’esperienza della Compagnia dei Cammini, dal quale è nata la casa editrice “Edizioni dei Cammini”, una realtà decisamente da supportare!

Castello di Monteriggioni – Immagine tratta da www.sienafree.it
Io mi sono innamorata del testo per bambini: “La borraccia delle parole” di Massimo Montanari.
Per concludere questa bellissima giornata, ne ho approfittato per visitare un po’ i dintorni: ho potuto così ammirare il castello di Monteriggioni e Cortona con il suo Museo Diocesano, che al suo interno conserva, fra gli altri, opere di Luca Signorelli, nato proprio a Cortona, di beato Angelico, in particolare la famosa “Annunciazione” e un’intera sala è dedicata al senese Pietro Lorenzetti.
Che dire per congedarmi: davvero una bellissima giornata, ricca di esperienze, e una gran voglia di invitarvi a: visitare Abbadia Isola, Monteriggioni e Cortona, ma soprattutto a vivere la Francigena!
Tag:#abbadiaisola, #cortona, #viefrancigene, festival, Monteriggioni