“Aiutatemi”: 37 anni, tante medaglie vinte e un dramma che l’ha immobilizzata.
Un macigno le è piombato addosso e la campionessa olimpionica Vincenza Sicari si è ritrovata costretta su un letto d’ospedale. Nessuno, neppure lei avrebbe mai immaginato una cosa simile, eppure il destino le ha tirato un brutto scherzo.
Classe 1979, forza e grinta da vendere, la stessa che metteva nelle gare come quella corsa all’Olimpiade di Pechino, dov’è arrivata ventinovesima, in questo momento la mette per correre nella sfida più importante: quella per vincere contro un male sconosciuto e quindi, per la sua vita.
Cerchiamo assieme di comprendere un pochino meglio l’accaduto.
Tutto ha inizio nel 2013 (quelle saranno le ultime gare), quando accusa continue febbri, spossatezza, tanto che deambulava a fatica. Comincia a fare analisi e visite per scoprire che ha una malattia neuromuscolare degenerativa, questo il responso dei medici. Quale esattamente però, non si conosce. Il mondo le crolla addosso, poiché nonostante i vari ricoveri e cure all’’Istituto Sacco di Milano, all’Ospedale di Legnano, nei centri specialistici di Genova, Crema e Roma, nessuna cura risulta efficace e nessuna diagnosi è quella sicura.
In questo momento Vincenza si trova ricoverata all’Ospedale di Pisa ed è da qui che lancia il suo disperato appello poiché è praticamente bloccata nel letto: “Vi prego aiutatemi. Il mio è un calvario, sto andando incontro alla morte. Ed ogni minuto che passa capisco che è una sensazione terribile…”.
Vincenza Sicari si sente sola col suo dramma che la sta portando sull’orlo di un baratro del quale non vede il fondo, poiché nonostante tutti gli sforzi fatti fino ad oggi, non si è giunti ad una soluzione.
Il presidente Giomi si sta interessando per un possibile trasferimento in una struttura attrezzata. La questione però non vuol dirsi definita.
Concludo con le sue parole: ”Mi rimane solo la fede e il mio passato da sportiva. Proprio perché sono stata atleta riesco a reagire. Prima passavo le giornate a piangere, ora ho finito anche le lacrime ma ho ancora voglia di combattere. Lo sport mi ha insegnato tanto, altrimenti mi sarei arresa prima”.
Se volete contattarla per darle un consiglio, una parola di conforto ma soprattutto se conoscete un centro che si occupa di malattie neuromuscolari degenerative (come la sua) che possa aiutarla, questa la mail: vincenzasicarirun@gmail.com
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