50 anni di lavoro. Ne nasce un luogo che si tramanda di padre in figlio. E’ il posto che si potrebbe definire un hotel, ma che tale non è. Ma non è neppure solo un ristorante o una locanda. Ma dove siamo?
Partiamo diretti alla volta della Basilicata e arriviamo in hotel, o meglio: borgo. Dall’indirizzo del luogo capisco che sono nel posto giusto: Via dell’Amicizia, a Maratea, in provincia di Potenza. Qui, dell’amicizia e dell’accoglienza ce n’è in abbondanza. Infatti, partendo dal non definirsi solo un hotel, si comprende quanto i proprietari ci tengano che tutto ciò sia e trasmetta un clima familiare.
Avete ragione, sto forse dimenticando di dirvi il nome? Sì, è vero. Non potevo però, che lasciarvi in sospeso – quanto basta, sia chiaro – per far nascere in voi la curiosità. Vi ho parlato di una struttura ricettiva, che si trova in Via dell’Amicizia e di un hotel che non è hotel. Ed è qui che incontro il Signor Biagio, l’uomo che ha raccolto e accolto l’eredità di suo padre, che a suo tempo la ereditò da suo padre. Nasce così Hotel Borgo La Tana.
Mi è piuttosto chiaro che tra queste mura si racconta una lunga storia. Biagio, che è un uomo molto impegnato nel trasferire valori ed emozioni ai suoi ospiti, ci racconta che: “mio nonno era un locandiere – un commerciante per intenderci – e all’origine la struttura era una locanda. Successivamente mio padre decise di farne un ristorante, aggiungendovi le prime camere. Quando presi in mano le redini dell’attività cercai di innovare, arrivando a farne un hotel. In realtà, più che hotel, si tratta di un borgo.”
Chiedersi da dove nasca tutta questa passione, trova la sua immediata risposta nella parola magica: famiglia. Biagio prosegue dicendo che: “è dai miei genitori che traggo la forza e l’appoggio che sono fondamentali per avere un’attività dove si respira un clima familiare. Abbiamo fatto importanti scelte per amore dell’ambiente e per ridurre gli sprechi, cercando di sensibilizzare i nostri ospiti a contribuire al risparmio idrico ed energetico. Essere sostenibili è un impegno che segue un percorso più difficile, ma premia in termini di rispetto che uno ha del territorio che vive e che ognuno deve aiutarea preservare.”
E allora mi chiedo che cosa si può vivere, soggiornando presso Hotel Borgo La Tana. Semplice: il benessere.
Il villaggio, o borgo, è il luogo dove si condividono valori e si beneficia di numerosi servizi, ma lascio che sia Biagio a raccontarmeli.
“Il cliente non è un numero di una camera, ma un ospite che fin dal suo arrivo è accompagnato alla conoscenza di quanto la struttura offre e di quanto il territorio circostante possa regalare, attraverso tutte le informazioni e consigli utili che possiamo fornire. Inoltre, la struttura offre molti spazi di relax, all’interno abbiamo una SPA, ma anche percorsi esterni dove fare ginnastica all’aria aperta. Non solo, qui c’è posto per ogni tipo di esigenza. E’ un territorio che si presta a numerose attività, da quelle più naturalistiche fino al divertimento e alla cultura”, prosegue. Ma non finisce qui, Biagio racconta anche i prelibati piatti che porta in tavola. Esatto, qui la cucina buona e tradizionale è di casa. E allora perché non farci dire alcune tipicità del posto?
“A Maratea si coniugano piatti di due tradizioni: montana e marinara. Infatti molte ricette prevedono il connubio tra sapori tipici montani e quelli di mare. Per dirvene alcuni: Coscio alla Marateota, Cernia, Pappardelle in casa con vongole veraci, funghi e pachini. E ancora: Cortecce (tipo di pasta, simile agli strozzapreti, allungata e cavata a tre) con pesce spada e scaglie di tartufo Lucano, Sorrisi (simili a dei ravioli) ripieni di pesce e formaggio con salsa di gamberetti e limone e poi i Ravioli Lucani con ricotta (di mucca e pecora o mucca e capra), pezzettini di sovversata e ragù con misto di carne (maiale, agnello e vitello). E per finire i Bocconotti alla Marateota.”
Con tutti questi piatti viene di certo l’acquolina in bocca. Ma distraiamoci da tutto questo e conosciamo – oltre al buon cibo che ci certo non manca – che cosa si può vedere nel territorio Marateota.
Biagio ha dei suggerimenti: “si può visitare il Borgo di Maratea – detta anche Cittadella delle 44 chiese – Monte San Biagio, dove si trova la statua del Cristo Redentore a 700 m s.l.m., ma ci sono molti posti dove fare sport estremi (mountain bike, escursioni, rafting), e nella zona c’è il salto più alto per il parapendio sul mare, mentre non distante si trova un monte di 2500 m dove praticare sci. Il nostro territorio è una zona poco industrializzata e l’economia è prettamente basata sul turismo, questo favorisce che il territorio sia quasi intatto e regali panorami spettacoli, coste frastagliate e baciate da un mare azzurro, colorate da un verde incontaminato.”
La passione e la precisione con cui Biagio mi racconta sia della sua attività, quanto della sua regione, mi fa capire tutto il suo impegno, come quello di altre persone che scelgono la sostenibilità. Un impegno che percorre strade alternative, spesso più difficili, ma sono scelte che premiano per la bellezza e il sapore di cui si può godere.
E’ un giro nella Basilicata incontaminata, dove mare e montagna convivono pacificamente.
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