
Retro della chiesa di San Francesco, Piazza del Popolo – Ascoli Piceno
Jean Paul Sartre disse: “passeggiare per le strade di Ascoli Piceno, per i vicoli divisi tra ombra e sole, equivale a sfogliare a caso un libro di storia dell’arte italiana, imbattendosi nelle illustrazioni più rappresentative ed espressive”.
Ecco, in questa dichiarazione ci sono alcuni concetti chiave che ci piacerebbe raccontarvi, per farvi capire quanto siano vere le parole del celebre filosofo francese. Perché Ascoli Piceno è davvero un gioiello da scoprire e un libro da aprire pagina per pagina.
Partiamo dalla prima parola usata da Sartre: PASSEGGIARE. Ascoli Piceno non è una metropoli e non occorrono pullman o taxi per passare da una zona all’altra. Ad Ascoli bisogna camminare, perdersi – letteralmente – tra le infinite rue della città, alzare la testa e scorgere una delle antiche torri cittadine, rimanere ammaliati dalla bellezza delle chiese locali, entrare in un forno e assaggiare la pizza bianca fatta in casa, parlare con un locale per capire dove mangiare le migliori olive. Questa è Ascoli. Non c’è niente di più bello da fare.

Chiostro di San Francesco
Partite dalla piazza centrale – Piazza dell’Arengo -, dove si trova il punto di informazione turistica. Prendete una cartina, per scoprire la città in tutte le sue sfaccettature girando a piedi. Ma davvero c’è qualcosa di più bello di questo? A livello turistico, Ascoli Piceno è ancora – forse per poco – una delle città più slow d’Italia: pochissimi taxi, bus di linea che sicuramente non servono ai turisti, un centro storico praticamente chiuso al traffico: non si può chiedere di meglio!
L’altra espressione di Sartre che ci piace sottolineare – per ricordarvi quanto sia bello passeggiare per la città – è che si tratta di un vero e proprio “libro di storia dell’arte italiana”… Partiamo da un presupposto: Ascoli Piceno è più antica di Roma e questo vi fa già capire il peso storico che nel corso dei secoli ha accompagnato la città. Non vi vogliamo parlare nel dettaglio dei periodi Medievale, Rinascimentale, etc. Ma davvero camminare per il centro storico significa studiare la storia dell’arte italiana nel giro di pochi chilometri. E, insieme a una guida esperta, potrete scoprire segreti davvero unici!
Insomma… Ascoli Piceno è una perla, un piccolo gioiello nascosto d’Italia. Camminate, sedetevi in uno dei caffè del centro ammirando il rosso del tramonto illuminare la splendida Piazza del Popolo, perdetevi tra le rue antiche, scoprite i segreti dell’antica Giostra Medievale della Quintana e le innumerevoli piazze. E lasciatevi andare. Ascoli Piceno non è altro che un libro aperto, pronto per essere letto in ogni sua pagina, a un’unica condizione: di farlo camminando e riscoprendo il piacere di una vera giornata di relax!

Un’altra immagine di Piazza del Popolo, salotto della città (www.turismomarche.it)
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