L’Unione Europea designa ogni anno una o più città europee, offrendogli l’opportunità di mettersi in mostra, facendo conoscere alle altre città europee la sua vita e il suo sviluppo culturale.
Era il 1985 quando venne designata la città di Atene, in Grecia, per inaugurare questa iniziativa, che all’epoca si chiamava “Città europea della Cultura”.
L’anno successivo, il 1986, fu la volta di una città italiana, la capitale Italiana della Cultura, stiamo parlando di Firenze, che tra le altre, ospita meravigliose opere d’arte di Botticelli, Giotto, Caravaggio, Leonardo da Vinci e Michelangelo.
Da allora l’iniziativa ha avuto sempre più successo e si è rivelata un’eccellente opportunità per riqualificare le città, potenziare il profilo internazionale delle città, valorizzare l’immagine delle città agli occhi dei suoi abitanti, ridare vitalità alla cultura della città e rilanciare il turismo.
Nel 2000 l’iniziativa prese il nome che conosciamo oggi: Capitale Europea della Cultura (CEC). Attualmente questo titolo rappresenta uno dei più importanti eventi culturali in Europa.
In questo articolo ripercorriamo alcune delle passate, presenti e future città scelte per questo prestigioso titolo:
Wroclaw (Polonia)
Si è appena concluso il glorioso anno per la città polacca di Wroclaw (o Breslavia in italiano) che insieme alla città spagnola di Donostia/San Sebastián è stata eletta Capitale Europea della Cultura 2016.
Breslavia è senza dubbio riuscita a centrare l’obiettivo degli organizzatori dell’evento, cioè quello di riuscire a mettere in luce la ricchezza e la diversità delle culture in Europa e accrescere il senso di appartenenza dei cittadini europei a uno spazio culturale comune.
La capitale della Bassa Slesia infatti, è riuscita ad attirare l’attenzione di turisti e uomini d’affari. La sua posizione sul fiume Odra costituisce un vero e proprio labirinto di isole e ponti all’interno della città che si è guadagnata il titolo di “la Venezia della Polonia”. Ma le analogie tra il gioiello italiano e Breslavia non finiscono qui, infatti i mille anni di storia hanno trasformato la città in un ambiente vivace, colorato e accogliente. Il centro è ricco di locali e alberghi frequentati da giovani turisti e coppie innamorate.
Non è mai un brutto momento per visitare Wroclaw, anche nel freddo e grigio inverno. Parchi, zoo e giardini possono essere la riserva dei più temerari, e le passeggiate nella Piazza del mercato e lungo il canale del fiume Oder non perdona mai il loro fascino.
Aarhus (Danimarca)
Quest’anno (2017), oltre alla città di Pafo a Cipro è stata designata anche Aarhus, in Danimarca. Copenhagen, che dista 3 ore in treno da Aarhus, è stata la prima città danese di ospitare la Capitale Europea della Cultura nel 1996, e ci vorranno molti anni prima che un’altra città danese potrà nuovamente vantare questo titolo.
Aarhus è la seconda città più popolosa della Danimarca e la migliore destinazione in cui andare quest’anno in Europa, secondo la classifica “Best in Europe 2016” di Lonely Planet.
Una città giovane e tranquilla, nota per essere una tra le più felici del mondo, situata sulla costa dello Jutland centrale e circondata da spiagge sabbiose, boschi, laghi, fiordi e bellissime coste. Aarhus è una città vivace sia dal punto di vista culturale che sociologico.
Tra le attrazioni da non perdere citiamo il Den Gamle By – The Old Town Museum, l’ARoS Aarhus Art Museum, il Moesgaard Museum, il Tivoli Friheden, il Musikhuset Aarhus e la Tropical Houses nel Botanical Garden.
Matera (Italia)
Come abbiamo introdotto, anche l’Italia ha il suo spazio in questa competizione europea. Dopo Firenze, nel 2000 è stata designata la città di Bologna e nel 2004 la città ligure Genova. Da allora nessun’altra città italiana è stata eletta. Ma prossimamente la Capitale Europea della Cultura tornerà in Italia, grazie alla Città dei Sassi, già Patrimonio dell’Umanità UNESCU. Stiamo parlando di Matera, seconda città della Basilicata, che sarà eletta per tutto l’anno 2019 e avrà l’opportunità di promuovere il territorio in tutta Europa.
Matera oltre ad essere una delle città più antiche del mondo, ha custodito nel suo territorio le testimonianze di una storia lunga millenni. Di per sé questa descrizione le consente di evocare emozioni profonde riguardo la coscienza degli elementi fondamentali per la vita, la morte e i processi naturali. Matera si candida simbolicamente come rappresentante del Sud d’Italia, ovvero tutte quelle culture dimenticate e schiacciate da una crisi surfata da culture e società diametralmente opposte tra loro.
In attesa di Matera 2019, concludiamo con un buon auspicio per la buona riuscita dell’evento europeo in Italia, grazie a una citazione di Carlo Levi, che scrisse: ”chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza”
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