Immaginatevi di dormire in un castello, le cui mura medievali proteggono i visitatori dal freddo, dal caldo, dal chiasso (qui inesistente): siamo a Branca, frazione di Gubbio (PG).
Già, l’Umbria… una regione ancora immacolata e relativamente poco conosciuta. Sarà per questo che il turismo sostenibile qui è di casa, anche se sembra incredibile che questo valga anche per un castello da fiaba come quello di Baccaresca.
Del resto – come ricorda Valentina Pecci, la titolare – “un’offerta turistica sostenibile si ha quando ci si sviluppa in modo tale da rimanere vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterando l’ambiente e senza ostacolare lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche. Come abbiamo fatto noi”.
Indubbiamente, per perseguire una scelta sostenibile ci vogliono passione e costanza. Quanto contano aspetti del genere nell’ottica della cultura dell’accoglienza? “In una scala da 1 a 10, per me 10!“.
In una risposta tanto lapidaria quanto efficace tutto l’impegno di chi mantiene in piedi strutture dal valore storico e rispettose del territorio.
A questo punto, come da abitudine, chiediamo alla titolare del Castello di Baccaresca quali sono gli itinerari naturalistici e culturali che ci suggerisce. Nessun dubbio: “la Valnerina, con la sua Cascata delle Marmore, le grotte di Frasassi e quelle del Monte Cucco, nonché Gubbio e la Val Tiberina“.
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