Oggi vogliamo aprire una nuova rubrica dedicata al meraviglioso mondo del “crowdfunding”, ciò che ci proponiamo di realizzare è un’inchiesta coinvolgente ed appassionata, a più riprese, che potrebbe aprire forme di discussione varie e contrastanti tra i nostri lettori. Ma lo spirito dell’iniziativa è proprio questo…creare uno spazio aperto in cui discutere della novità del crowdfunding e come in Italia ci stiamo adeguando di fronte questa opportunità.
In tempi in cui l’accesso al credito è sempre più problematico, tra le imprese che hanno bisogno di soldi per finanziare la propria attività o i propri investimenti, sempre più spesso si sente parlare di Crowdfunding.
Ma di cosa si tratta esattamente?
ll crowdfunding, letteralmente “finanziamento dalla folla”, è un nuovo sistema attraverso cui persone comuni, imprenditori e associazioni possono ottenere donazioni economiche per lo sviluppo di un progetto valido o per sostenere una giusta causa. Il termine è stato creato da Micheal Sullivan nel 2006, per il lancio di “Fundavlog”, un sito per promuovere eventi e iniziative nel settore dei video-blog, e ricevere finanziamenti da internet. Il progetto fu un fallimento, e il crowdfunding cominciò realmente a funzionare con l’avvento, qualche anno più tardi, di Kickstarter.
Kickstarter, nata nel 2009, si è affermata come la più grande piattaforma di crowdfunding al mondo per il sostegno di progetti creativi, prevalentemente nell’ambito delle cosiddette industrie creative (musica, design, cinema, teatro…). Solamente un anno prima nacque un’altra piattaforma di successo, Indiegogo, anch’essa con l’obiettivo di finanziare le industrie creative. In queste piattaforme, diverse persone con piccole somme di denaro possono aiutare lo sviluppo economico di un progetto o un’iniziativa di cui si fanno sostenitori, assicurando così l’accesso all’uso delle risorse a soggetti o progetti normalmente esclusi dai principali circuiti finanziari. Potremmo definirla una moderna versione della “colletta” ma anche una forma di acquisto vera e propria .
Esistono parecchi portali dedicati al crowdfunding online, soprattutto negli Stati Uniti e particolarmente indirizzati al sostegno dei progetti artistici ma la qualità dei progetti proposti e la sicurezza delle transazioni sono i punti di forza che differenziano la reputazione e la buona riuscita di un portale di crowdfunding.
Possiamo affermare che tutti noi, chi più, chi meno, raccontiamo la nostra vita e quello che facciamo sui Social Network. Quindi, noi della redazione del Daily ci siamo chiesti perché le persone non dovrebbero utilizzare questa preziosa rete di contatti anche per finanziare i loro progetti? Un progetto piccolo, come pubblicare un libro per bambini, o un grande progetto come poter aprire una startup di successo, potrebbero essere finanziati raccogliendo fondi attraverso la rete grazie al crowdfunding. L’importante è spiegare per quale motivo si vogliono raccogliere fondi, rendere partecipi tutti manifestando i propri obiettivi e coinvolgere il popolo del web.
Ma perché qualcuno dovrebbe finanziare il progetto di altre persone?
Il crowdfunding funziona perché si riesce ad avvicinare molte persone che sono sinceramente convinte dell’idea o del progetto che è stato sostenuto. Abbiamo riscontrato che i progetti che notano il maggior successo sono quelli che riguardano le start-up con un alto contenuto creativo e innovativo, seguono poi i progetti sociali. Il successo di una campagna crowdfunding è dovuto soprattutto alla capacità dei social media di coinvolgere ed entusiasmare, un ampio numero di persone.
Cosa consigliare? Non resta che provare!
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