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Cosa significa viaggiare se non incontro, conoscenza, anche del passato di un luogo? È a partire da questo semplice ma non scontato assunto che l’associazione Amici dei Cammini Fancigeni di Sicilia ha deciso di rendere fruibile al grande pubblico le tante testimonianze di una fetta di passato che forse pochi associano alla meravigliosa isola: il Medioevo.
L’associazione è infatti composta da archeologi e ricercatori che si stanno adoperando per una mappatura delle strade medievali di cui, al momento, hanno già individuato ben 900 chilometri. Tali testimonianze, comprese nel periodo che va dalla fine del dominio arabo all’inizio di quello aragonese, rivivono – finora obnubilate dal tempo e dalla vegetazione – nei lunghi sentieri che percorrono l’antica Trinacria.

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Molte amministrazioni hanno capito la potenzialità turistica dei cammini francigeni, tanto che l’assessorato regionale ha già donato 150mila euro a 15 comuni sull’asse Palermo-Agrigento. «Entro otto mesi il percorso sarà fruibile al pubblico – spiega Davide Comunale, uno dei fondatori dell’associazione. È solo il primo dei cinque cammini che abbiamo individuato in Sicilia».
Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia si dedica anche alla disabilità: sono infatti previsti asini per i ragazzi con distrofia muscolare e informazioni in braille con audio da scaricare per i non vedenti.
Si prevede che entro il 2017 tutti i cammini saranno pronti. E si tratta di un’ottima notizia, perché il turismo “a piedi” è molto più sviluppato fuori dai confini nazionali. Si pensi alla Spagna: «Non esiste in Italia un registro dei camminatori – prosegue Comunale – ma dai dati di Santiago de Compostela, tradizionale meta di una delle più importanti vie francigene, ricaviamo che ogni anno sono circa 300mila gli italiani che raggiungono la città spagnola».

Il resort di Gliaca di Piraino – Pagina Facebook: Antica Stazione di Posta dei Denti
Inoltre, più o meno ogni 25 km, percorrendo i cammini francigeni si trovano castelli, eremi e abbazie. Un patrimonio inestimabile. Un esempio? Gliaca di Piraino, ex stazione di posta divenuta resort.
Unico neo: i prezzi. Il portavoce del gruppo ha già iniziato a proporre convenzioni a diversi comuni siciliani. La risposta non ha tardato ad arrivare: 17 amministrazioni hanno già dato il loro sì. Il risultato? La Sicilia è ad oggi l’unica regione ad aver calmierato i prezzi sotto i 20 euro per il turismo religioso.
Tag:Amici dei cammini francigeni di Sicilia, camminare, strade medioevali, turismo religioso