
Il bosco è avventura (http://www.selviturismo.com)
Mai sentito parlare di selviturismo? Sì, avete capito bene: il turismo è arrivato anche nei boschi. Una notizia più che sostenibile: a lanciarlo in Italia, infatti, è stato un vero amante dell’ambiente, il naturalista e forestale lucano Antonio De Bona, fondatore dell’A.S.I. (Associazione Selviturismo Italia).
«Il nostro obiettivo – afferma De Bona – mira tramite il sito www.selviturismo.com ad organizzare e divulgare, a livello nazionale, l’idea del Selviturismo, cioè una nuova forma di turismo alternativo. Tramite gli associati, gli studenti e laureati in Scienze Forestali, operatori del settore Turistico e Selvicolturale, definiremo le linee guida e per realizzare questa forma di turismo a sé stante, ossia quella prettamente legata al bosco quindi alla montagna e a tutto quello che vi si può praticare».

Parco delle Piccole Dolomiti Lucane (www.escursionismo.it)
Un modo privilegiato per valorizzare il territorio e la natura silvestre, conoscendola dall’interno: pochi ambienti, come il bosco, offrono la medesima quantità di ecosistemi, tutti da esplorare. Il selviturismo offre inoltre al viaggiatore la possibilità di dilettarsi in mille attività, guidate da chi il bosco lo conosce bene: dall’apprendimento delle specie arboree e delle erbe officinali alla mera assimilazione di nozioni di sopravvivenza.
Il bosco permette anche di praticare diversi sport: lo sci, l’equitazione e lo yoga, per dirne alcuni. Ma è possibile anche dedicarsi ad attività quali la fotografia naturalistica e il birdwatching. Infine, il bosco come terapia: pensate ai colori, ai profumi e alla fitoterapia, che qui non è soltanto una parola ricca di fascino.
Il selviturismo è particolarmente adatto ai bambini: De Bona si rivolge infatti anche alle scuole di ogni ordine e grado, che nei paesi del Nord Europa conoscono già da tempo questo modo – educativo e benefico – di fare turismo.
La sede dell’associazione è all’interno del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane.
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