Successo per la tre giorni su artigianato, enogastronomia e prodotti tipici. Spazio anche per la presentazione della Rete Nazionale delle Fiere Rurali
Complice il bel tempo ed il ponte del 2 giugno in tanti hanno approfittato per visitare il magnifico borgo di Bevagna, che nello scorso weekend, ospitava la manifestazione la Buona Terra di Bevagna. Ne parliamo con Francesco Cacciamani, Assessore all’Agricoltura del Comune di Bevagna.
“Certamente – spiega Cacciamani – la valorizzazione dei prodotti del territorio significa anche promozione in chiave turistica, su questo non c’è dubbio. Bevagna ha delle tradizioni da raccontare, da veicolare e può farlo anche attraverso i prodotti tipici, proseguendo un percorso nato oramai diversi anni fa con il Mercato delle Gaite, che ci ha fatto conoscere anche oltre i confini nazionali”.
Durante la manifestazione si è svolta anche la presentazione della Rete Nazionale delle Fiere Rurali promossa dall’Associazione Sviluppo Rurale a cui ha partecipato anche la Pro Loco di Bevagna “Crediamo – ha sottolineato il presidente della Pro Loco il Dott. Antonio Pirillo – che la nostra regione abbia pagato sin troppo la scelta fatta da alcuni produttori di non fare squadra ma di proporsi singolarmente. Per questo ritengo che il fare rete oggi sia l’unica strada da percorrere con decisione”.
Poi Luciano Lauteri direttore del”Associazione Sviluppo Rurale è andato ad illustrare le caratteristiche del network partito in occasione della Mostra del Tartufo Nero di Norcia, nello scorso mese di Febbraio.
L’ottica – ha spiegato Lauteri – è quella di accompagnare le fiere nel miglioramento dei servizi offerti anno dopo anno. Ciò significa avviare un’analisi e un confronto sugli indicatori, che rendono una manifestazione un evento di qualità anche per l’intero territorio di riferimento. Il Marchio di qualità che ASR ha voluto chiamare FIERA RURALE DI QUALITA’ rappresenta ora per tutte le fiere rurali regionali e nazionali, una grande opportunità per migliorare la loro visibilità e soprattutto qualità dei loro servizi.
ASR collabora con l’ente fiera anche per individuare sulla base di specifiche necessità i migliori produttori del territorio da coinvolgere, mettendo a disposizione della stessa una vasta scelta di espositori provenienti anche da fuori regione. E’ in grado di consigliare agli organizzatori il numero e la tipologia di espositori da scegliere per dare alla fiera, ogni anno, una veste sempre nuova e stimolare così i visitatori, la loro curiosità e voglia di tornare.
Lauteri ha posto l’accento anche sulla collaborazione con il Tour Operator Tuquitour che in esclusiva per ASR crea pacchetti turistici dedicati e incentrati sulla fiera, evento nel quale si creano occasioni di incontro diretto con il territorio e la cultura locale. “esperienze reali che permettono la scoperta di sapori autentici, la visita a luoghi capaci ancora di suscitare interesse ed emozioni. I pacchetti includono degustazioni, ma anche visite presso le aziende produttrici del territorio”.
A tirare le conclusioni, l’intervento del consigliere regionale Luca Barberini che ha definito “l’agricoltura una potenzialità inespressa della Regione anche a causa di una caratteristica tutta italiana, quella della mancanza di collaborazione. Nel prossimo bando l’Unione Europea ha stanziato per l’Umbria circa 900 milioni di euro a sostegno dello sviluppo rurale, agricolo e turistico. La Rete delle Fiere rappresenta una grande occasione di promozione del prodotto e del territorio. Con le altre regioni stiamo lavorando per una legge ad hoc, tramite un disegno di legge che è già in Parlamento”.
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