Nel contesto economico odierno, fare sistema e creare rete, risulta una necessità di primaria importanza. Ne parliamo con il Sindaco di Monteleone di Spoleto Marisa Angelini
E’ uno dei comuni umbri più attivi nell’ambito della protezione e promozione delle tipicità del proprio territorio. Stiamo parlando di Monteleone di Spoleto borgo medievale ai più conosciuto per il gioiello della biga etrusca oggi conservata nel Metropolitan Museum di New York, ma anche perchè nasce qui il primo cereale Dop d’Europa, il noto e salutare Farro, che viene distribuito il 5 Dicembre dal Parroco del Paese a tutta la popolazione e a chiunque si presenti nella Canonica di San Nicola.
La Mostra Mercato del Farro DOP insieme alla Fiera di San Felice, la grande mostra mercato all’aperto in cui produttori, artigiani ed allevatori presentano le loro eccellenze e i loro prodotti, sono i due appuntamenti clou nel calendario degli eventi del borgo umbro.
“Ritengo molto interessante organizzare eventi che abbiano una stretta colleganza con il contesto di riferimento – sottolinea Marisa Angelini primo cittadino di Monteleone – è per questo che nel mio comune l’amministrazione che guido, ma anche le associazioni locali ed i produttori hanno subito aderito al progetto di istituire due momenti nell’anno che avessero a tema la promozione del territorio, dei prodotti tipici e della cultura locale. Momenti di vero Marketing Territoriale“.
“Quest’anno 18-19-20 luglio saremo alla II^ edizione della Fiera di San Felice, mostra mercato del Bestiame e dei Cereali, una vera e propria Fiera rurale, dove il contesto montano farà da vetrina e dove verranno allestiti stand di prodotti tipici, tradizionali ,dop ed igp dell’umbria. L’idea è quella di creare un evento capace di essere attrattore di contesto per promuovere prodotto e territorio insieme. Questo vale anche per il mese di dicembre 5/9 quando l’evento promozionale prende il nome di Mostra Mercato del Farro dop e dei prodotti tipici della montagna. Ognuno dei momenti citati prende vita dalle tradizioni più antiche del paese e rispolvera le storie più intime del vissuto di chi è produttore , regista, animatore della festa/evento , il turista che entra a far parte ,attraverso il viaggio, del vissuto locale, si rilassa, si affida , acquista i prodotti perchè tutto è genuino, affidabile, di qualità“.
A proposito di qualità, quanto per il sistema delle fiere rurali un marchio che consenta la creazione di una classificazione, ovvero di un sistema di semplificazione della realtà considerata in base a specifici parametri prescelti, può risultare importante per comunicare all’esterno le caratteristiche dell’offerta e la qualità della stessa?
“Il marchio di qualità è un facilitatore di percorso. Ritengo ad esempio che quando in un prodotto c’è il marchio DOP come nelle produzioni del nostro Farro, il consumatore ha la certezza di un protocollo di controllo. Inoltre sin da subito nei nostri momenti di promozione territoriale abbiamo voluto selezionare con molta cura i produttori sia agricoli che artigianali volendo esporre solo prodotti di alta qualità che connotassero fin dall’inizio il valore delle manifestazioni fieristiche da noi organizzate. Proprio a testimoniare la rete e la sua importanza abbiamo iniziato a creare “Gemellaggi del Gusto” con altre realtà dell’Umbria affinché gli interscambi potenziassero il mercato e le relazioni culturali, in una sinergia circolare ed attiva”.
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