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Nel cuore dell’estate è in pieno svolgimento MORELLINO CLASSICA, Festival Internazionale di Scansano. Nell’incantevole scenario naturale della Maremma, musica con musicisti da tutto il mondo, tra castelli, chiese e conventi, natura e archeologia, pregiate tenute e aziende vinicole, nobili casati e famiglie storiche toscane.
Partiamo da un elemento importante di storia della musica: è generalmente riconosciuto dagli studiosi che la musica strumentale fino al ‘500 si limitava a sostenere il canto oppure a raddoppiarne le voci nei momenti in cui doveva accompagnare motivi polifonici.
Gli strumenti insomma erano strettamente ‘funzionali’ al canto. E negli interventi solo strumentali (vedi gli accompagnamenti di danza o tutte le musiche di ‘circostanza’) i compositori non specificavano l’organico o quali strumenti dovessero suonare questa o quella parte.
L’identità ‘timbrica’ di ogni strumento si rafforzerà sempre di più nei secoli successivi fino a ritenere decisivo per esempio, a detta dello stesso Morricone (con convincenti motivazioni storico-filmiche) il fatto che il tema principale di Mission venga eseguito dall’oboe piuttosto che da altri strumenti.

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Tutta questa premessa per indicare le radici profonde a cui hanno attinto nella loro scelta musicale i componenti del gruppo Mascoulisse Quartet, ensemble di fama internazionale con un curriculum davvero invidiabile. L’idea di fondo sembra infatti essere quella di riproporre brani di ogni epoca dando loro un vestito del tutto nuovo, originale, quello di un quartetto di tromboni.
Risulta così davvero emozionante e suggestivo sentire gli intrecci polifonici di Palestrina spogliati, quasi ‘asciugati’ del loro testo vocale e per questo evidenziati ed amplificati da sonorità inattese, piene di sfumature nuove. Lo stesso discorso vale per un altro brano spesso eseguito dallo stesso Quartetto, lo splendido madrigale Solo et pensoso di Luca Marenzio.
Musiche e polifonie nuove proprio perché nuovi sono i ‘colori’ con le quali vengono presentate.

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E l’Onda antica prosegue nei suoi equilibri perfetti, regolari, rispettosi nelle sue diverse parti fino ad arrivare alle altrettanto splendide melodie dei nostri giorni come quelle di Morricone e di Nino Rota eseguite nel corso del concerto.
Davvero toccante è stata l’esecuzione del tema di Romeo e Giulietta (composto da Nino Rota per l’omonimo film di Zeffirelli) nel momento in cui la voce del tema di distaccava discretamente dal gruppo per evidenziarne il canto pur mantenendosi sempre in stretto contatto-sintonia con le armonie create dai propri compagni di viaggio.
E così è giunta ai nostri orecchi anche l’Onda moderna proponendoci motivi talvolta noti ma appunto ‘mai uditi’ per le sfumature e le armonie specifiche di questo gruppo. Chi era presente incontrava quindi musiche forse a lui particolarmente care ma appunto in un certo senso mai sentite, musiche che, pur in modo sempre molto rispettoso, andavano oltre le consuete ‘orchestrazioni’ più familiari e talvolta più convenzionali o addirittura un po’ usurate.

Foto tratta da www.morellinoclassicafestival.com
Davvero un bel concerto grazie anche agli ‘spazi’, al contesto ed al contorno naturali che si sono dimostrati davvero cornice ideale per questa Onda inarrestabile e piena di armonie. Nino Rota, fra i tanti, avrebbe sicuramente gradito l’Agribenessere Sasseta Alta a Scansano (patria del Morellino).
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale La Società della Musica –Scansano-Toscana. Website: www.morellinoclassicafestival.com, con il patrocinio del Comune di Scansano, del Comune di Grosseto e del Comune di Manciano.
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