“Panaria, benché la più piccola, è certamente la più graziosa delle isole Liparesi, un angolo del mondo veramente idillico. Dappertutto si ammirano meravigliose vedute panoramiche; dappertutto piccole case intonacate di bianco con colonne e pergolati, accanto alle quali cresce un rigoglioso fico od un carrubo e da dove si gode una ampia vista sul mare. Particolarmente bello, dietro la chiesa, è il gruppo del Timpuni con le sue rocce, i sorbi selvatici, gli ulivi, le canne, la bella vista sul mare e le isole di Basiluzzu e Dattilu”
Così poetava Luigi Salvatore d’Asburgo Lorena, principe di Toscana e arciduca d’Austria, viaggiatore ante litteram a bordo del suo yacht a vapore.
Ancora oggi Panarea è sulla cresta dell’onda a livello turistico (tanto che, tra le news, spicca il suo privilegiato rapporto con i cinesi).
Lo dimostra il fatto che al TTg di Rimini (la fiera internazionale B2B del turismo) fossero presenti gli albergatori dell’isola, rappresentati dall’Associazione Hotels Panarea e dal loro portale: www.panareaonline.com.
Un sito che riunisce gli esperti dell’accoglienza e che ha come filosofia il desiderio di far conoscere questa magica isola, non solo attraverso le sue strutture.
Poche mete, come Panarea, vantano la possibilità di vacanze slow, a contatto con la natura e le tradizioni di un luogo ancora incontaminato ma che punta anche sulla sostenibilità di un turismo che si ha il desiderio di destagionalizzare, proprio per evitare le conseguenze degli afflussi di massa, che da sempre compromettono la stabilità ambientale (e non solo) del territorio.
Un discorso valido – ovviamente – anche al di fuori delle splendide Eolie. Buone vacanze, soprattutto a coloro che decideranno di partire in periodi diversi dai soliti. Perché il fuori stagione riserva sempre mille, inaspettate sorprese al turista che si avventura fuori dagli schemi.
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