È stato istituito ufficialmente l’11 gennaio 1923. Il Parco Nazionale d’Abruzzo conserva intatti tutti quei valori naturali e culturali appartenenti alle zone di montagna.
Era esattamente il 25 novembre 1921, il giorno in cui fu celebrata la cerimonia inaugurale dell’Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo. In quel giorno, un’area di 500 ettari appartenente al territorio del comune di Opi divenne ufficialmente la prima area protetta d’Italia. Poco meno di un anno più tardi, l’11 settembre 1922, un’area di 12.000 ettari ricadente nei territori dei comuni di Opi, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia de’ Marsi, Lecce dei Marsi, Pescasseroli e Villavallelonga, insieme a una zona marginale di protezione esterna, costituita da 40.000 ettari, si unirono all’originale area di 500 ettari, andando a costituire il Parco Nazionale d’Abruzzo, ufficialmente riconosciuto dallo Stato Italiano con il Decreto Legge dell’11 gennaio del 1923.
Nelle terre del Parco Nazionale d’Abruzzo trovano rifugio e protezione l’orso bruno marsicano, il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico, il cervo, l’aquila reale e altre specie animali non meno importanti. Nel complesso, il Parco Nazionale d’Abruzzo ospita 60 specie di mammiferi, 300 di uccelli, 40 di rettili, anfibi e pesci, e moltissime specie di insetti. Allo stesso tempo, anche la flora del parco è talmente ricca e interessante, da essere stata da sempre oggetto di studio e ricerche: complessivamente si possono elencare circa 2.000 specie di piante superiori, senza comprendere i muschi, i licheni, le alghe e i funghi. Grazie all’istituzione dell’Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo, ancor oggi, nel Parco Nazionale d’Abruzzo si conservano quei valori naturali e culturali appartenenti alle zone di montagna, al punto che molti altri territori sono stati ispirati a seguire proprio l’esempio dell’Abruzzo.
Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, che attualmente si estende anche in alcune zone del Lazio e del Molise, l’uomo moderno, figlio della società contemporanea, può ritrovare una parte della propria storia evolutiva, riscoprendo le vicende geologiche di un territorio costellato da affascinanti foreste, in cui vi si ritrova una cultura socio-economica sobria, parsimoniosa e creativa.
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