Il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile si estende per il territorio veneto bagnato dal suo percorso. Il Sile nasce nel trevigiano e scorre fino a tuffarsi nell’Adriatico all’altezza di Lido di Jesolo. Sembra essere uno dei tanti parchi naturali presenti in Italia, ma il Parco del Sile riserva delle sorprese.
Ha un percorso verde che si presta a essere un corridoio ecologico per chi pratica trekking, ciclismo o navigazione da diporto. È definito il Girasile. Un sentiero che vi condurrà alla conoscenza sensoriale delle terre del Veneto. Attraverso il gusto: scoprire i sapori e i profumi nei punti di accesso tematici del radicchio rosso di Treviso IGP, dell’asparago bianco di Badoere IGP, della patata dolce di Zero Branco, dello storione del Sile. Attraverso l’olfatto: essere storditi dal prepotente odore degli “alberi patriarca” come la Grande Quercia delle Sorgenti e la Torbiera di Casacorba. Attraverso la vista: ammirare l’arte che il parco custodisce, dalle ville storiche alle antiche fornaci, dall’area archeologica di Altino alle strade romane fino al cimitero dei Burci. E infine l’udito e il tatto: sentire da lontano lo scroscio dell’acqua contro le pale dei tantissimi mulini lungo il Sile – oggi considerati soltanto architetture industriali – e toccare la freschezza dell’acqua che risveglia ogni atomo del corpo.
Un’altra peculiarità del Parco del Sile è l’essere diventato parco produttivo. Il progetto del Parco infatti prevede «la protezione e valorizzazione del bacino idrografico del Sile nella sua funzione di risorsa idropotabile […] e lo sviluppo socio-economico degli aggregati abitativi e delle attività esistenti entro il perimetro del Parco, compatibilmente con le esigenze di tutela e con particolare riferimento alle attività connesse all’agricoltura e piscicoltura; che concorrano a determinare il paesaggio agricolo e fluviale, creando migliori condizioni abitative e di vita per le collettività locali». Dunque il Parco non è solo attrazione ma motore per l’economia locale, innescando processi di promozione del territorio e di riconversione produttiva dei campi in forme di agricoltura a maggiore compatibilità ambientale e di riqualificazione dei biotipi.
Il Parco ha influenzato molto anche le strutture ricettive della zona, per ottenere un buon turismo sostenibile. E qui, all’incrocio delle province di Venezia Treviso e Padova, nella cittadina di Badoere di Morgano, c’è un casolare rustico incantevole. Come ne Il giardino segreto. Un antico fienile in legno, un portico dove fare colazione, la campagna trevisana tutta intorno. La dimora si chiama Il Bruscandolo, è un Bed&breakfast ed è gestito dalla signora Antonietta Leibanti. «Quello che cerchiamo di fare per i nostri ospiti è prima di tutto farli sentire a casa loro e accolti da una famiglia. Cerchiamo di dare un servizio personalizzato in base alle specifiche necessità. Forniamo informazioni su cosa visitare, su eventi in corso, feste popolari, e dove cenare con piatti tradizionali e prodotti chilometri zero. La nostra struttura si trova in una zona poco servita da mezzi pubblici, ma se gli ospiti preferiscono viaggiare in treno siamo sempre disponibili ad andarli a prendere e accompagnarli alla stazione più comoda per loro. Se lo richiedono, mettiamo anche a disposizione alcune biciclette, che è il mezzo migliore per andare a scoprire il territorio. La gestione totale della casa, e quindi del B&b, è basata sul ridurre gli sprechi e il consumo energetico. Da circa un anno abbiamo installato l’impianto fotovoltaico e la raccolta differenziata nella nostra zona è una pratica ormai consolidata. Per la pulizia e il lavaggio della biancheria cerchiamo sempre prodotti che rispettino l’ambiente e utilizziamo programmi di lavaggio con minor consumo energetico e centrifughe a bassi giri così che la biancheria si stiri più facilmente riducendo i consumi». La signora Antonietta continua. «La passione è fondamentale nella cultura dell’accoglienza. Se manca, l’ospite lo sente. In ogni caso non basta: la professionalità e la disponibilità sono altrettanto importanti. Le persone che offrono accoglienza devono essere anche molto attente a capire gli altri: essere aperti con chi è socievole e discreti con chi è riservato. L’ospite deve sentirsi a suo agio e accolto. Chi sceglie di soggiornare nel nostro B&b non può perdersi una visita alla piazza settecentesca di Badoere o a città d’arte come Venezia Treviso e Padova. Ma per chi ama visitare grandi tesori lontani dalle città ci sono le ville venete: molte sono a meno di mezz’ora di macchina e alcune raggiungibili anche in bicicletta. Da Villa Marcello a Villa Emo, da Villa Cornaro a Villa Maser, per non parlare poi di tutta la riviera del Brenta. Interessanti sono le città murate – Treviso, Castelfranco, Cittadella e Noale – oppure suggestive le visite alle cittadine di Asolo, Possagno e Bassano del Grappa. E per tutti i tipi di turisti c’è il Parco Regionale Naturale del Fiume Sile». In effetti non ci sono categorie qui. Chiunque viva questa natura anche solo per un giorno ne riemerge gratificato.
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