INDAGINE SU UN MITO
La straordinaria e suggestiva sede del Convento di San Domenico a Forlì, dedicata da una decina d’anni a contenitore di eventi artistici, meriterebbe ben più di una mostra all’anno. Questa realtà, sostenuta da una città attenta tramite le istituzioni (Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì) dà lustro nazionale ed internazionale alla vocazione culturale dell’intera Romagna, oltretutto con risultati di sviluppo turistico-economico e concreti effetti di solidarietà sociale, devolvendo una parte degli incassi a questi scopi.
Questo undicesimo evento, dedicato a Piero della Francesca ed alle correlazioni con opere espresse da altri grandissimi pittori nell’arco di cinque secoli, colpisce immediatamente per l’efficacia degli allestimenti che avvolge e affascina il visitatore e lo fa immergere nelle più sublimi espressioni dell’arte figurativa.
Una mostra assolutamente nuova e originale; ho subito la sensazione di entrare in una galleria degli specchi, fin dalla prima sala dove sono esposte due opere realizzate a distanza di 500 anni.
Due figure femminili: una fragile e astrale e lucente, l’altra schematica e misteriosa, un confronto tra Carrà e Piero della Francesca. Per la prima volta si distingue l’originalità critica nel proporre la mitografia che ha condizionato opere e stili di altri pittori.
Visitare l’esposizione permette di capire cos’è stata l’Italia del Rinascimento.
Consideriamo infatti Piero l’alfiere del periodo, nelle tele troviamo i riflessi, le suggestioni; le opere sono esseri viventi, troviamo vari collegamenti con poesie, immagini, frasi.
Non è la solita vetrina di opere-capolavori, la luce ed il colore possono essere la chiave di lettura della mostra. Piero risulta un viatico per gli artisti contemporanei, un vero Mito per gli impressionisti francesi ed i macchiaioli toscani come Borrani, Lega, Signorini.
Ritroviamo il mistero nascosto dietro le cose nel realismo insolito del “monarca della pittura”.
Così come nella commedia di Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate” nell’opera di Balthus, ed Hopper nell’immaginario cinematografico di archeologia industriale e scene di vita quotidiana casalinga di Silvestro Lega.
Cultura dell’animo e cultura della vita. Tutto ciò identificando già per tutto il 2016 associazioni dedite ai problemi medici dell’infanzia da sponsorizzare già con quattro progetti concreti.
Mostra “Piero Della Francesca. Indagine su un mito”, dal 13 febbraio al 26 giugno 2016 ai Musei San Domenico. Orario di apertura: da martedì a venerdì: 9.30-19.00 sabato, domenica, giorni festivi: 9.30-20.00.
Lunedì chiuso 28 marzo e 25 aprile apertura straordinaria. La biglietteria chiude un’ora prima.
Per ulteriori informazioni: tel. 199.15 11 34 / mostrapierodellafrancesca@civita.it
Riservato a gruppi e scuole, tel. 0543.36217
Tag:arte, museo, Piero della Francesca, Rinascimento