Oggi vi parlerò di un bio-camping che si trova a Ravenna. Per me è l’ennesima e felice occasione per esplorare i nuovi modi dell’ospitalità e il territorio italiano. Qui, dove “un’antica via si screzia in una dolce ansietà d’Oriente”, come diceva Montale. Capitale romana, ostrogota e bizantina, la città romagnola è oggi patrimonio Unesco, grazie ai monumenti paleocristiani, famosi specialmente per gli splendidi mosaici.
Ecco, a due passi da questo prezioso comune del Nord Italia, spicca il campeggio biologico di Giorgio ed Emanuela, che hanno fatto della cucina, dell’ospitalità e della sostenibilità i loro credo. Infatti, “siamo un’azienda agricola che non usa nessun tipo di veleno né antiparassitario” – mi racconta Emanuela. “Per questo, da noi non manca nessun animale tipico dei luoghi puliti, come le coccinelle, le formiche o le rondini. Ci siamo dotati di pannelli solari e le nostre strutture sono tutte in legno. E poi siamo in mezzo alla natura. Più ecosostenibili di così!”.
Il bio-camping di Emanuela e Giorgio si trova in pieno Parco del Delta del Po. Non fatevi ingannare dal nome: qui è possibile dormire anche in stanze provviste di tutti i comfort, all’interno di una villa adibita a B&B. Gli appartamenti sono provvisti di angolo cottura e il giardino offre una piscina e un parco giochi. In effetti, il bio-camping è particolarmente adatto alle famiglie con bambini.
Sì, questo è un posto “dove ci si rilassa, si sta tranquilli, si respira aria buona… Per questo la nostra clientela è variegata quanto a età e a provenienza: da noi vengono sia singoli che coppie, sia italiani che stranieri, come francesi, olandesi e belgi”.
Il bio-camping nasce come attività agricola. Prima era un allevamento di animali – specialmente cavalli -, che produceva anche frutta e verdura. “Poi ci è arrivata la proposta dell’UE per convertirlo in una struttura ospitante. E così abbiamo annesso alla precedente attività quella di agriturismo, proprio grazie al finanziamento dell’Unione Europea. Noi rimaniamo principalmente coltivatori diretti ma mi piace il mio nuovo lavoro: qui vengono molte persone e c’è un bello scambio di culture, specialmente europee. E ci piace molto dare consigili su cosa fare nei dintorni, anche in base alle particolarità dei nostri ospiti”
Emanuela sembra molto soddisfatta, soprattutto quando parla dei suoi clienti, che hanno anche “la possibilità di raccogliere e mangiare la loro frutta. Chi vuole può persino farsi un orticello! Adesso, per esempio, ci sarà il periodo delle ciliege”. E poi c’è Giorgio, che tra le altre cose è “un discreto cuoco! È lui che prepara le piadine e le colazioni, a base di dolci e biscotti fatti in casa, senza nessun aggiunta chimica. La frutta, per esempio, viene raccolta solo quando pienamente matura”.
Il bello del bio-camping, come accennato, è proprio la cucina. Qui, gli ospiti di Giorgio ed Emanuela possono degustare i prodotti locali, come lo squacquerone, il savòr (dolce tipico) e le marmellate. “Cerchiamo di fare tutto nel modo più sano possibile… soprattutto per noi, questa è una scelta di vita. Entrando in agricoltura, infatti, ho scoperto molte cose riguardo ai trattamenti su frutta e verdura. Perché pendere milioni per avvelenarsi? È da matti! Si pensi ad alcune malattie, che sono in aumento”
Quale l’idea di vacanza di Emanuela? “Per me vacanza significa soprattutto riposarsi e ricaricarsi, prendersi il proprio tempo. Pensi che ho avuto dei clienti belgi che sono stati una settimana in roulotte e che uscivano solo per fare la spesa. Se la sono proprio goduta!”
Cosa visitare nei dintorni del bio-camping? Emanuela non ha dubbi: “Ravenna, città d’arte. E poi il Lido di Dante, ultimo pezzo di spiaggia incontaminata, con le dune. Siamo equidistanti da entrambi. E poi Mirabilandia, anche se i clienti che vengono qui soprattutto per accompagnare i bambini nel parco divertimenti, la sera sono più morti che vivi!”
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