Una riserva naturalistica anomala: la Timpa di Acireale è un costone lungo 7 km e alto circa 100 metri, che cade a picco sul mar Ionio. Di origine lavica, l’altopiano è un’area protetta, dato che presenta particolarità minerali, oltre a piante e animali ormai radicati: vi nidificano – in particolare – uccelli rapaci e la flora è composta principalmente da edera, euforbia, carrubi, ginestri, olivastro, lentisco e limonio.
Tutti possono avventurarsi alla sua scoperta, percorrendo stradine che attraversano la vegetazione: lavia delle “chiazzette” porta dal Suffragio di Acireale al borgo marinaro di Santa Maria la Scala, conducendo al mare. Un sentiero percorso dal 1.600 anni da pescatori e lavandaie catanesi. Lungo questo sentiero, si può ammirare la fortezza del Tocco, fortilizio costruito con vista mare nel XVII secolo, durante la dominazione spagnola, a difesa di Acireale. Da lì si sparava un colpo di cannone per avvertire gli abitanti del pericolo di invasione da parte del nemico.
Le fortezze e le varie torri, ma anche le garitte – i cui resti sono visibili in mezzo alla macchia e lungo la costa – erano utilizzate dagli abitanti, in particolare per segnalare l’arrivo dei turchi e dei francesi. La più nota e meglio conservata tra queste è la garitta “dello scalo Pennisi” di Santa Tecla, edificata tra le rocce costiere.
La Riserva venne dichiarata Riserva nel 1999 e rappresenta per gli studiosi un laboratorio naturale a cielo aperto, in cui è scritta la storia geovulcanica della Sicilia. In alcuni tratti lungo la costa ci sono alti colonnati basaltici, che rappresentano il percorso di cristallizzazione delle lave con l’acqua marina.
Altro sito protetto è il “Complesso Immacolatelle e Micio Conti”, una riserva naturale integrale che si trova nel territorio di San Gregorio di Catania e Aci Castello, istituita nel 1998. Essa è formata da un complesso di cavità formatesi dallo scorrimento lavico, profonde e percorribili. Quest’ultime ospitano pipistrelli e tanti altri animali che si nutrono del loro guano, come molluschi, aracnidi e crostacei ma anche roditori e uccelli rapaci. Questi tesori naturali vengono costantemente studiati per le loro particolarità ed evoluzioni nel corso dei secoli.
Altre torri e castelli famosi li trovate in questo itinerario siciliano: http://www.itineraryplanner.it/itinerario/torri-e-masserie-modica-scicli-e-pozzallo/
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