
Convegno
Da poco si è svolto l’incontro organizzato dalla dell’Associazione di Promozione Sociale OCRES “Lontano dai luoghi comuni”, dal titolo “Passi e Passeggiate Abruzzesi: gli scrittori presentano l’Abruzzo”, in collaborazione con Slow Tourism Abruzzo, Associazione Editori Abruzzesi e il Comune di Lettomanoppello.
Lettomanoppello è uno splendido paese in provincia di Pescara che racchiude in sé tesori della pietra quali i tholos (antiche costruzioni a secco utilizzate dai pastori), grotte, cave, miniere, l’arte degli scalpellini ed altri.
L’evento è stato possibile grazie all’interesse del Consigliere comunale di Lettomanoppello Stefano Torquato Ferrante, con delega alla Promozione del Territorio, che ha coinvolto le associazioni del paese nella discussione e ha brillantemente svolto le funzioni di moderatore e coordinatore, e al Sindaco Giuseppe Esposito che ha ribadito la costante disponibilità dell’Amministrazione a iniziative di questo tipo.
L’idea fondante e le finalità di Passi e Passeggiate Abruzzesi sono state spiegate ad apertura dei lavori dall’ideatore dell’evento, nonché Vice Presidente dell’Ocres e tra i soci fondatori dello Slow Tourism Abruzzo, il sociologo David Ferrante: “…il passo è il brano di un testo, un tassello di un libro, è quella frase, quella pagina che descrive l’Abruzzo e pretende che quelle immagini immaginate tra le righe del passo/brano vengano vissute nella realtà; il passo è l’atto costitutivo del cammino, è l’unità base della passeggiata; il passo indica l’attraversamento di un territorio, un luogo attraverso il quale si passa ma nel quale bisogna fermarsi per respirarlo; passo è anche l’orma, l’orma dei nostri avi e della cultura di un popolo che nei cammini lenti vogliono essere rivissuti; il passo indica anche l’andatura del cammino, nel nostro caso è un procedere a passo lento: quel ritmo slow che ti permette di ritrovare te stesso nel vivere un luogo e una storia.
La passeggiata è una bella camminata agevole fatta per svago e voglia di scoperta, un’escursione fatta con la spensieratezza della mente, la limpidezza dello sguardo e al ritmo scandito dai battiti del cuore che ogni luogo merita.
Ma è anche un modo di raccontare i luoghi attraverso le parole”.Il socio fondatore di Slow Tourism Abruzzo ha anche ricordato come Robert Walser descriveva la passeggiata nella sua opera “La Passeggiata” edita nel 1917: “A spasso ci devo assolutamente andare, per ravvivarmi e per mantenere il contatto col mondo…Ogni passeggiata è piena di incontri, di cose che meritano d’esser viste, sentite”.
Ha poi aggiunto: “La conoscenza della natura e del paese si schiude piena di deliziose lusinghe ai sensi e agli sguardi dell’attento passeggiatore, che beninteso deve andare in giro ad occhi non già abbassati, ma al contrario ben aperti e limpidi, se desidera che sorga in lui il bel sentimento, l’idea alta e nobile del passeggiar…Deve esser capace di esaltarsi nell’entusiasmo, ma altrettanto facilmente deve sapersi chinare verso le più minute esperienze quotidiane…il pieno, fiducioso abbandonarsi nelle cose, l’amore sollecito per ogni nuovo avvenimento, sono però anche, per lui, fonte di felicità”.
E quindi Passi e passeggiate abruzzesi perché dalla lettura dei libri che raccontano l’Abruzzo nasca la voglia di scoprire questa terra attraverso quel camminare lento che merita, ma anche perché le passeggiate di uno scrittore, di un saggista, sono il primo e fondante passo per la stesura di un libro: dai luoghi ai libri e dai libri ai luoghi quale possibilità di promozione del territorio e sviluppo locale.
Il saluto di Marco Solfanelli, Presidente della Associazione Editori Abruzzesi e Direttore Editoriale delle Edizioni Tabula fati e delle Edizioni Solfanelli, nonché uno dei pilastri dell’evento e di tante altre iniziative culturali, ha ribadito l’utilità di questi eventi per la conoscenza di un territorio spesso misconosciuto agli stessi abitanti, ma anche perché questi temi siano sempre al centro del dibattito pubblico e dell’attenzione degli amministratori locali.
Entrati nel tema del seminario, sono intervenuti la professoressa Silvia Scorrano, ricercatrice presso il Centre d’Etudes pour le Developpement des Territoires et l’Environment dell’Università d’Orleans con il suo libro “Le acque sacre in Abruzzo. Dal culto allo sviluppo territoriale” (Ed. MENABO’ – 2012) e poi anche il redattore capo centrale del quotidiano Il Messaggero e scrittore Pino Coscetta, che ci propone il suo “Viaggio in Abruzzo con Giorgio Manganelli” (ed. Solfanelli – 2012), il racconto di tre mesi di visite in Abruzzo con l’amico Giorgio Manganelli, genio della letteratura italiana scomparso nel maggio del 1990.
I saluti del Presidente Regionale di Slow Tourism Abruzzo, Fabio Ferrante, hanno dato luogo a una presentazione del sodalizio abruzzese che, nato da pochi mesi, intende promuovere un turismo dell’accoglienza, lento e sostenibile.
Concetto quest’ultimo nato alla fine degli anni ’80 e indirizzato alla duplice preoccupazione ecologica e di tutela delle popolazioni locali, soprattutto dei paesi in via di sviluppo raggiunti da un turismo occidentale e spesso modaiolo.
“Questi concetti, ribaditi anche dal ministro Franceschini agli Stati Generali del Turismo Sostenibile e della Cultura, sono – ci spiega ancora Fabio Ferrante – a mio parere spalmabili al 100% sulla nostra Regione, che ha borghi ancora sconosciuti ai più, che può far rivivere le tradizioni facendone un occasione lavorativa, che può diventare un sistema turistico realmente sostenibile.
L’adesione di Slow Tourism Abruzzo a questa iniziativa è legata proprio alla ricerca di questi luoghi non comuni di una Regione fuori dal comune”.
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