I gatti sono sempre stati amici dell’uomo, sin dall’Antico Egitto, in cui venivano venerati come divinità. Nelle varie civiltà, assumono significati particolari, ben diversi l’uno dall’altro. Il rapporto con questi felini domestici si è evoluto nel tempo, nel Medioevo il colore nero del pelo poteva associarli alla stregoneria, dopodiché si sono resi indispensabili per difendere il raccolto dai topi.
I gatti sono comparsi all’improvviso. Un minuto prima non c’erano e un minuto dopo gli Egizi li adoravano, li mummificavano e costruivano tombe per loro. (T. Pratchett)
Oggigiorno questa relazione è cambiata, sino a tramutarsi nella moda odierna dei cat cafè, ossia dei luoghi in cui poter trascorrere del tempo sorseggiando una bevanda in compagnia degli amici felini.
La stessa Festa del Gatto, istituita sedici anni fa e ormai celebrata ogni anno, fa capire come negli ultimi anni, la tendenza sia quella di elogiare le qualità degli amici felini, dalle ormai consolidate capacità rilassanti e terapeutiche.
Tuttavia, non tutti hanno la fortuna o la possibilità di poter accogliere nella propria casa un amico a quattro zampe. I viaggiatori gattofili possono seguire alcuni consigli per godere della compagnia di questi animali includendo nei propri itinerari alcune tappe strategiche.
Non è necessario andare lontano, esistono infatti delle realtà, alcune più note, altre meno, nelle grandi città italiane, facili da raggiungere a piedi o con i mezzi pubblici.
Il primo esempio è quello della capitale, che ospita in un punto abbastanza centrale e molto suggestivo una nutrita colonia di gatti. L’Area Sacra di Piazza Argentina è nota anzitutto come il luogo in cui, secondo gli archeologi, sarebbe stato ucciso Giulio Cesare nel 44 a.C. ma, vista da un’altra prospettiva, è anche il posto che ospita una delle più grandi colonie feline del centro storico romano.
Gli abitanti della città hanno da secoli sviluppato una forte affinità nei confronti dei gatti, che da sempre hanno cercato rifugio fra i resti degli antichi templi. La nascita dell’Associazione culturale che se ne prende cura è stata una conseguenza naturale.
Vedere i gatti che si sentono a proprio agio fra queste antiche rovine è senz’altro molto suggestivo. L’area è servita dai bus ma ci si può arrivare anche con una passeggiata dalla fermata della metro più vicina.
Qualche chilometro più a Sud, a Napoli, si schiude un piccolo angolo verde all’interno del quartiere del Vomero, Villa Floridiana. Si può raggiungere sia in funicolare, che con la metropolitana. La Villa è vincolata da orari, ma è accessibile gratuitamente dal pubblico, che qui può trascorrere dei bei momenti durante le giornate più tiepide.
L’ambiente è molto piacevole, è un piccolo polmone verde della città, con alti arbusti e un breve percorso da seguire per poter godere di un panorama dall’alto della città. Anche qui la colonia felina si è adattata perfettamente, infatti non è raro vedere come i gatti siano a proprio agio e non siano spaventati dalla presenza delle persone.
In Sardegna invece, si trova l’Oasi Felina di Su Pallosu, un borgo di soli sei abitanti, del Comune di San Vero Milis (Oristano). Questa località, con il tempo e il passaparola sui social network, è divenuta una meta importante di turismo sostenibile. È possibile effettuare, grazie ad un gruppo di volontari, una visita guidata gratuita (previo accordo di disponibilità su giorno e orario), attraverso la quale è possibile comprendere il forte legame che ha da sempre caratterizzato la vita dei pescatori con quella dei mici, che spesso raggiungono la spiaggia per riposare.
Milano invece si distingue per la recente realizzazione del primo “Gattoparco” italiano, in zona Navigli, alle spalle del Parco Baden-Powell. A differenza dei cani, per i quali esistevano già da tempo degli spazi appositi in città, il Comune non aveva ancora pensato ai gatti domestici, costretti in casa per la mancanza di un’area verde ad essi dedicata. I padroni milanesi ora possono portare i felini in questo “giardino condiviso” di 6.400 metri, interamente a prova di fuga. Si può raggiungere facilmente con metro, bus e tram.
Al di là delle grandi città, in Italia esistono anche delle piccole realtà particolarmente amiche dei piccoli felini. Fra queste, Brolo di Nonio, vicino al Lago d’Orta, definito “il paese dei gatti” per la storica tradizione che li vede protagonisti.
Da secoli, infatti, qui i gatti vivono pacificamente, forse dall’esigenza primordiale da predatori dei roditori, tanto da elevarli col tempo a principale attrazione: sono presenti molte insegne che li ritraggono, mentre le iniziative della frazione li vedono protagonisti.
Ha circa lo stesso numero di abitanti di Brolo anche Seborga, un’altra cittadina in provincia di Imperia che possiede una popolazione felina ben più ampia rispetto ai 320 cittadini che la abitano.
Ma sono ben più numerose le località ad avere un bellissimo rapporto con i gatti in giro per il mondo (qui è possibile conoscerne alcune): dalla Florida, a Taiwan, al Giappone, al Borneo.
Mentre in Europa, ad Amsterdam, è possibile visitare il Museo dei Gatti, il Kattenkabinet, dedicato al fedele compagno del fondatore. Non è una novità che i gatti siano stati fonte di ispirazione per vari artisti, forse per il loro carattere imprevedibile e la loro irresistibile e sfacciata volontà di indipendenza.
Osservare un gatto è come assistere alla realizzazione di un’opera d’arte. (O. Herford)
Tag:gatti, vacanza con animali