I treni furono il primo mezzo di trasporto dell’età moderna, per poi convertirsi nel più sostenibile dei tempi attuali. In Italia, l’istallazione dei binari ha caratterizzato anche il paesaggio, creando un legame indissolubile fra gli apparati ferroviari e la morfologia del territorio.
Purtroppo, però esistono molti tratti di binari, con stazioni annesse, totalmente abbandonati, che un tempo si occupavano del traffico dei treni ma oggigiorno sono totalmente inutilizzati. Risale al 2008 la prima Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, con lo scopo di promuovere iniziative relative a questi luoghi.
A questa, si è aggiunta un’altra volontà: quella di riqualificare i vecchi binari e restituire loro una nuova vita, convertendoli in greenway, ossia dei veri e propri itinerari da percorrere a piedi o in bici, ideali per gli amanti del turismo slow. Questo connubio fra turismo lento e attività all’aria aperta è il modo ideale per prendersi il tempo necessario per conoscere da vicino questi territori.
Non sono poche le tratte abbandonate su tutta la penisola, si estendono infatti dal Piemonte, alle Marche, al Lazio, fino alla Sicilia, sino a raggiungere un totale di 1.500 km.
Nel caso della Puglia, i chilometri in questione sono poco più di ottanta, perlopiù concentrati nell’asse Bari-Taranto. Quello più lungo è rappresentato dalla tratta Gioia del Colle-Palagianello, area in cui i lavori di riqualificazione sono stati già avviati. Il percorso ciclabile qui è molto suggestivo, presenta due gallerie e vari ponti che si alternano, dando un po’ di movimento al paesaggio.
Molto interessante anche la zona che coinvolge Margherita di Savoia, perché il territorio vicino alle note saline presenta tratti ferroviari dismessi, che hanno quindi un panorama molto particolare.
Ci sono inoltre altre zone caratterizzate da progetti volti a convertire edifici un tempo atti al transito ferroviario, come ad esempio le vecchie stazioni, che diverranno ostelli, strutture ricettive per ospitare i turisti dediti a questo tipo di attività, oppure ciclofficine, utili per l’eventuale riparazione delle bici, oppure ancora piccole botteghe in cui poter acquistare prodotti tipici dei posti attraversati.
Questa è la proposta da parte di RFI per poter dare nuova vita a questi luoghi. Attraverso la collaborazione di enti locali e di associazioni che avranno maggiore accesso a queste aree, si potrà continuare a promuovere un turismo all’insegna della sostenibilità ambientale.
Tag:binari, cicloturismo, ecoturismo, ferrovie abbandonate, greenway, itinerari, puglia, slow, turismo