Thunnus thynnus, tonno rosso: una delle specie di tonno più a rischio nel Mediterraneo. Le tecniche di pesca industrializzata e il crescente consumo di sashimi, non solo hanno portato il tonno rosso sull’orlo del collasso, ma hanno causato gravi danni all’ambiente marino, con il fenomeno de bycatch, la pesca di una moltitudine di specie accessorie per ottenere giovanissimi esemplari di tonno.
Parte integrante della cultura mediterranea, il tonno rosso –conosciuto anche come pinna blu– è sempre stato catturato usando trappole e metodi del tutto artigianali, dunque selettivi e a basso impatto: ma oggi, a causa delle nuove tecniche e degli strumenti industriali, si stima che l’80% del tonno rosso del Mediterraneo sia scomparso. A peggiorare la situazione, la pesca illegale– spesso destinata al mercato giapponese, ma non solo- che ignora l’età dei tonni e mette a rischio un’infinità di altre specie marine.
Clienti e consumatori, spesso, ignorano completamente le conseguenze che comporta consumare tonno rosso pescato in modo non sostenibile e in periodi dell’anno che non considerano i flussi produttivi. Ed è proprio questo lo scopo dell’iniziativa A tavola con il tonno rosso, format ideato dal distributore gastronomico Longino&Cardenal, a cui hanno aderito decine di ristoranti sparsi in tutta Italia.
Partire dalla consapevolezza dei consumatori, avvicinare i clienti al concetto di produzione gastronomica sostenibile: dal 7 al 13 ottobre, consorzi di pesca, importatori, distributori e ristoratori proporranno menù rigorosamente low impact, con certificazione certa della provenienza del pesce.
Una settimana della pesca responsabile, in cui gli eventi saranno incentrati sul tonno di alta qualità, tracciabile, sicuro e disponibile sempre fresco, introdotto in Italia grazie alla collaborazione con l’azienda spagnola Balfegò. Attraverso un sistema QrCode consultabile da smartphone, il consumatore potrà consultare tutte le informazioni relative all’origine del pesce, ad età e peso, ai livelli di grasso e risalire a tutti le fasi che il pesce ha passato prima di raggiungere la cucina del ristorante.
Il tonno rosso viene catturato, nel periodo consentito e sulla base delle quote assegnate dall’ICCAT, la Commissione internazionale per la conservazione del tonno atlantico, grazie a reti legali e non invasive, e infine portato vivo al largo della costa spagnola.
In queste acque, viene mantenuto con pesce azzurro fino al momento della pesca, che avviene rigorosamente su commissione: un sub si immerge senza bombole per pescare solo i tonno necessari al consumo. Da qui, il tempo massimo per la consegna è di 72 ore per la consegna: il tonno viene pescato ed eviscerato entro 4 minuti dall’uccisione, poi con un con un peschereccio sarà portato a terra entro le 24 ore successive, tenendolo ad una temperatura di zero gradi.
Nessuna mattanza, nessuna sovrapproduzione, né tecniche illegali che distruggono l’ambiente marino: il tonno rosso distribuito da Longino&Cardenal è disponibile tutto l’anno, ma senza conseguenze sulla fauna ittica. La flotta navale del Gruppo Balfegò, inoltre, ha il rapporto più basso di emissioni di CO2 per Kg di pesce pescato di tutta la flotta spagnola.
Sarà possibile consultare l’elenco aggiornato dei ristoranti che proporranno in carta il tonno rosso clicca qui.
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