Interazione, scambio di buone pratiche, acquisti sostenibili, filiere culturali a basso impatto ambientale, edilizia e ristorazione sostenibile. L’appuntamento per confrontarsi su questi temi è per il 30 e 31 ottobre 2013 con la settima edizione di CompraVerde-BuyGreen – Forum Internazionale degli Acquisti Verdi, la mostra-convegno dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di green procurement pubblico e privato. Dopo il successo dello scorso anno, il forum torna al Palazzo delle Stelline di Milano dove proporrà a operatori e visitatori un programma culturale, la Borsa GreenContact e numerose iniziative speciali.
L’edizione 2012 aveva confermato l’interesse crescente verso tematiche green e la grande partecipazione di aziende, operatori e pubbliche amministrazioni: numerosissimi i partecipanti agli oltre 40 appuntamenti culturali organizzati, con circa 180 relatori, e ai workshop formativi dove è stato possibile conoscere da vicino il settore del green procurement attraverso case history e presentazioni di esperti. Un successo confermato anche dalle molte adesioni a GreenContact, la Borsa degli Acquisti Verdi, che ha riunito aziende green, fornitori, buyer e privati attraverso incontri one to one.
CompraVerde-BuyGreen è un punto d’incontro per i diversi attori coinvolti nella diffusione e attuazione degli acquisti verdi pubblici, il suo intento rimane quello di promuovere una cultura diffusa degli Acquisti Verdi; proporsi come rassegna e luogo di scambio delle buone prassi di enti pubblici, realtà del mondo economico e produttivo e organizzazioni non profit; favorire il confronto e le relazioni tra istituzioni, imprese e società civile organizzata; far incontrare la domanda e l’offerta di beni e servizi, favorendo la produzione e la commercializzazione di prodotti verdi.
Comprare verde vuol dire acquistare servizi e beni sostenibili, valutando il loro impatto ambientale dalla produzione allo smaltimento. Sono numerosi e diversificati gli ambiti in cui è possibile compiere scelte di acquisto e di consumo sostenibile, e quando a comprare verde è la Pubblica Amministrazione allora si parla di acquisti pubblici verdi (o GPP-Green Public Procurement). I benefici sono considerevoli, sia in termini di abbassamento dei consumi di energia, sia di riduzione dell’impatto sull’ambiente e contrasto ai cambiamenti climatici, ma anche di promozione di una cultura sostenibile e di stimolo alla crescita di un’economia ecocompatibile.
Nel 2013 in Italia è stato revisionato il Piano d’Azione Nazionale per il Green Public Procurement (PAN) che sancisce nuovi obiettivi a livello nazionale e il raggiungimento, entro il 2014, del 50% di acquisti verdi negli appalti pubblici per le categorie merceologiche per cui siano stati definiti i criteri ambientali minimi (CAM); molti di questi criteri sono già stati approvati e sono sempre più diffusi gli appalti pubblici che tengono conto anche dei criteri sociali, in linea con quanto stabilito dalla “Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici”.
Gli acquisti sostenibili si inseriscono nella strategia di lungo termine dell’Unione europea che attraverso il documento “Strategia Europa 2020” ha individuato specifiche azioni a supporto di una “crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”; inoltre diversi provvedimenti emanati in questi anni da ONU, OCSE, Commissione Europea e Governo Italiano rimarcano l’importanza degli acquisti sostenibili come leva per un nuovo mercato green di cui sono protagonisti le imprese economiche e sociali.
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