Incentivare lo sviluppo del turismo mediante la digitalizzazione e la condivisione di dati aperti relativi ai monumenti storici ed ai singoli beni, con la doppia finalità di acquisire importanti informazioni relative alla tipologia di utenza/visitatori (per pianificare una strategia di marketing territoriale e una promozione incisiva e mirata) e di fornire servizi individualizzati ai visitatori.
Questo l’obiettivo di Acropolis, il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Alatri, finanziato dalla Filas (società dedicata al sostegno dei processi di sviluppo e di innovazione del tessuto imprenditoriale della regione Lazio) con fondi europei di sviluppo regionale e realizzato in collaborazione con il CTS di Frosinone.
Oggetto privilegiato di sperimentazione di “Acropolis” sarà il museo di Alatri. L’obiettivo finale è avere un archivio in formato aperto, il più completo possibile, a cui potrebbe seguire una “fase due” per il completamento totale della digitalizzazione dei dati della città e dare stimolo, quindi, a nuove forme imprenditoriali, grazie alla diffusione dei dati aperti.
Come funziona “Acropolis”? Secondo Comune in tutto il Lazio a dotarsi di tale strumento, Alatri permetterà ai propri visitatori di collegarsi direttamente dal proprio dispositivo mobile a un access-point e accedere alla rete wireless che verrà impiantata nell’area di interesse. Attraverso questo sistema, ogni visitatore potrà consultare immediatamente tutti i servizi proposti, oltre alla guida interattiva e alla descrizione dei vari reperti archeologici o moderni. Ulteriore livello di consultazione è quello per gli utenti esperti/ricercatori. Parte delle schede tecniche e del materiale raccolto, infatti, non saranno visibili nel caso di accesso come visitatore, per non appesantire la visita con nozioni tecniche: l’accesso completo all’archivio informatico verrà consentito nel caso venga fatta richiesta come utente esperto. In questo caso, le esigenze di consultazione saranno soddisfatte mettendo a disposizione non solo la documentazione digitalizzata, ma offrendo anche riferimenti esterni e collegamenti con altri archivi. La versione demo di “Acropolis” è stata testata proprio in questi giorni; a breve il progetto sarà declinato con dettagli sempre maggiori.
Tag:alatri, frosinone, turismo culturale, turismo lento, turismo sostenibile