
© Roberta Isceri – Paesaggio innevato
E se l’inverno diventasse una stagione più sostenibile? Come? Semplice: ricavando la neve da nuvole artificiali, evitando così l’usuale dispendio di energia utilizzata per sopperire a “carenze stagionali”, sempre più frequenti ormai.
A lavorare all’idea è un gruppo di ricercatori austriaci dell’Università di Risorse Naturali e Scienze Umane e dell’Università Tecnica di Vienna. Obergurgl è invece la località tirolese dove sarà testata la tecnologia.
Il responsabile scientifico, Michael Bacher, ne svela il segreto: si tratterà di inserire gocce d’acqua all’interno di un pallone – posto a 3,5 mt d’altezza dal suolo -, la cui temperatura interna sarà inferiore ai -5 gradi centigradi. In questo modo, l’acqua passerà dallo stato liquido a quello solido.

© Roberta Isceri – Paesaggio innevato
“I piccoli cristalli – prosegue Bacher – contribuiscono a ingrandire la nuvola artificiale, fungendo da magneti e formando via via cristalli più grandi che cadono dal pallone come fossero neve”.
Inutile sottolineare le caratteristiche a vantaggio della sostenibilità ambientale: riduzione di materia prima e minor spreco di energia: infatti, mentre i cannoni producono una media di 2 mt cubi di neve per ogni metro cubo di acqua utilizzata, la tecnolgia in questione raggiungerebbe invece i 15 metri cubi.
I tempi di produzione, secondo i ricercatori, si aggirano intorno ai due anni e la neve prodotta sarà utilizzata prevalentemente negli impianti sciistici. L’obiettivo è quello di creare il 40% di neve artificiale proprio attraverso questo metodo.

© Roberta Isceri – Paesaggio innevato
E con tale ennesima innovazione, l’Austria si conferma una nazione all’avanguardia nel campo delle sperimentazioni: ben al di sopra della media UE i suoi investimenti nell’ambito di Ricerca e Sviluppo (+ 2,06%). Per il 2020 è previsto un ulteriore incremento della quota.
Tag:Austria, neve artificiale, Ricerca e Sviluppo, tecnologia, Vienna