Alle pendici del Monte Faito si estende la colorata cittadina di Castellammare di Stabia che, da secoli, è caratterizzata dal suo legame con l’elemento primordiale dell’acqua in tutte le sue declinazioni.
La toponomastica non lascia dubbi: Castrum ad mare fa riferimento alla presenza di un castello a picco sul mare, decretando la presenza dell’elemento marittimo sin dal nome d’origine.
L’insediamento sulla costa fa sì che vi sia un filo rosso fra il mare e l’intera popolazione: se da un lato la passeggiata sul lungomare dà ristoro alle giornate più piacevoli, dall’altro accompagna gli abitanti locali nelle proprie attività quotidiane.
L’arredo urbano della città assume spesso le sembianze di oggetti o personaggi marittimi: un’ancora, i mosaici, le navi, ecc…
Mentre nei dintorni tutto lascia pensare a quanto gli stabiesi debbano alla posizione strategica in cui si trovano (i cantieri navali, il porto e tutte le attività ad essi correlate), nel quartiere de “L’Acqua della Madonna”, tutto ciò raggiunge il massimo della sua espressione.
Il villaggio di pescatori, chiaramente distinguibile dalle sculture che ad esso fanno riferimento, si trova esattamente in questo quartiere. Non è raro infatti ritrovarli qui impegnati nella loro attività principale.
Il connubio fra la pesca e la suggestività del paesaggio hanno fatto sì che nascessero i ben noti chalet, perno della movida stabiese. Non si tratta altro che di chioschetti all’aperto che servono pesce fresco a basso prezzo, ed è proprio questa la caratteristica che ne determina il successo. A contraddistinguerli è una cucina casareccia, semplice, spesso a gestione familiare.
Ma la centralità dell’acqua non si ferma unicamente all’elemento marittimo. Castellammare deve la sua notorietà anzitutto alle sue acque termali e ai relativi stabilimenti. Da tempo chiusi, ci si sta mobilitando per accelerarne la riapertura. Una volta in funzione, l’accesso dovrebbe avere un costo irrisorio, dai 4 euro per i residenti, agli otto per chi non abita in questa cittadina (sono esclusi dal prezzo i percorsi spa). Le terme al loro interno offrono una varietà di acque dalle molteplici proprietà benefiche.
Ultima, ma non meno importante, l’acqua potabile. Qui, infatti, si trovano ben 28 sorgenti sparse per la città da cui dissetarsi, totalmente accessibili dal pubblico. Ognuna di esse dona benefici alle differenti parti del corpo.
Il valore aggiunto di Castellammare è senz’altro la sua posizione strategica; non lontana da siti notoriamente turistici, come Pompei e Sorrento (ben collegati dal treno locale e dai bus), si difende dal turismo di massa e presenta un costo della vita nettamente inferiore rispetto ai dintorni, il che la rende un’ottima alternativa per una pausa dai ritmi della Costiera.
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