A Frontino (PU), nascosta in mezzo alle campagne marchigiane, c’è una residenza d’epoca che della sostenibilità e dell’amore per gli animali ha fatto la sua bandiera: si chiama San Girolamo, dove Paolo Paesani e famiglia vivono e accolgono i viaggiatori più slow.
Paolo mi spiega che la prima cosa a contraddistinguere la sua attività sono i prodotti: tutti biologici. “E provenienti dal nostro piccolo orto. Anche per questo stiamo trasformando la nostra cucina, ora principalmente vegana. Non è facile ma con mia moglie abbiamo deciso di abbandonare gradualmente la carne. Sì, in effetti sono un animalista convinto. E poi non ci facciamo mancare le classiche azioni sostenibili: la raccolta differenziata, l’utilizzo di prodotti biodegradabili, l’uso accorto di acqua e saponi, ecc.”.
Ma a rendere particolare questo bellissimo ex convento immerso nella natura più pura è la presenza degli animali: “Abbiamo più di 30 gatti e 3 cani. Da noi si può portare il proprio animale domestico, che sicuramente si troverà benissimo! Insomma, chi non ama i migliori amici dell’uomo è meglio che non venga”.
Tra le spesse mura del San Girolamo, tra le altre cose, si organizzano corsi di cucina per gruppi, e nella Bottega dell’Hosteria si possono acquistare e degustare i prodotti tipici della zona: salumi, formaggi, pane cotto a legna e olio extravergine di oliva. Impagabile, poi, sedersi sotto a un albero e – dalle 17.00 alle 20.00 – bere un the o una tisana in santa pace, spiluccando la pasticceria secca della signora Patrizia.
Paolo non si è sempre occupato di sostenibilità, anche se – tiene a ripetere – è animalista da sempre e da sempre “attento all’ambiente. Prima ero albergatore e ristoratore ma da quando ho sposato questa filosofia, sto cercando di trasmetterla anche ai miei clienti. Sarà che vivo in campagna da 15 anni, dove forse più facile diventare ambientalisti”.
Altra particolarità: le camere. Alcune stanze da letto sono infatti ex celle dei monaci girolamini, che hanno fatto la storia di questo posto.
Insomma, qui ci si può rigenerare grazie al religioso silenzio della natura, alla compagnia degli animali, alle delizie che offre il territorio. Un territorio molto amato da Paolo, che per venire qui ha lasciato la sua Rimini: “Anche perché sono immerso all’interno di un parco meraviglioso, quello del Sasso Simone e Simoncello. Da qui si può partire in direzione di una miriade di percorsi, da fare a piedi, in bici o a cavallo. Da non perdere, a mio giudizio, i Monti Carpegna e Nerone. E, da un punto di vista culturale, la città di Urbino e i Comuni di San Leo e Gradara”.
Tag:animali, monaci, residenza d'epoca