I rifiuti di plastica sono uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento del nostro pianeta, possono essere riciclati, ma in nessun caso al 100%. La plastica, un materiale che si deriva dal petrolio, contiene varie tossine, alcune delle quali cancerogene, ciò nonostante proseguiamo a farne un largo uso: perché è pratica e perché ha un costo minore di altri materiali.
La maggior parte dei materiali in plastica utilizzati a livello mondiale, viene utilizzata una volta e poi buttata via, primi fra tutti gli imballaggi (che rappresentano il 50% della plastica contenuta nei rifiuti urbani) e a seguire piatti e posate.
Così, noi della Redazione del Daily crediamo che se a questo mondo esistesse una soluzione pratica e in egual modo a buon prezzo, nessuno esiterebbe ad adottarla, anche a livello mondiale, ed è qui, che s’introduce la proposta del progetto di Crowdfunding di oggi, lanciato sulla piattaforma Kickstarter a Marzo 2016.
Vogliamo mettervi a conoscenza di Edible Cutlery, un progetto nato in India che annuncia la creazione di bio-posate che dopo essere state utilizzate possono essere mangiate, o riciclate nell’umido, si decompongono infatti nel giro di 3-7 giorni. Si stima che ogni anno, solo in India, vengono gettati nelle discariche ogni anno più di 120 miliardi di posate di plastica e la biodegradabilità della plastica può durare anche dai 100 ai 1000 anni.
L’iniziativa è nata con Narayana Peesapaty che nel 2010 ha creato la Bakeys, una compagnia il cui business è incrementare soluzioni alternative contro i problemi di inquinamento del nostro pianeta. Così la Bakeys ha sostenuto l’idea di sostituire la plastica con materiali commestibili producendo appunto Edible Cutlery, un particolare tipo di posata in cereali di miglio, valida alternativa all’enorme spreco di posate di plastica utilizzate in ristoranti e locali pubblici.
Edible Cutlery è un prodotto adatto a qualsiasi tipo di piatto, le posate commestibili non coprono i sapori dei cibi e sono ottimi per la salute: contengono fibre, ferro, proteine e calcio e sono privi di grassi, olii, burro, additivi chimici e conservanti. Le posate sono disponibili in tre varietà:
- Semplici, ovvero fatti solo di acqua, farina di riso, di miglio e sorgo
- Dolci, con l’aggiunta di zucchero
- Salati, con extra di cumino, carambola, salgemma e pepe nero
Oltre che un problema ecologico, questo innovativo progetto potrebbe risolvere è quello relativo all’esaurimento delle acque sotterranee. Infatti, in India, è molto diffusa la coltivazione di riso, che è terribilmente costosa per l’esigenza di grandi quantità d’acqua, ed ha inoltre sempre un grande impatto sull’ambiente. Poter creare un mercato con un cereale che richiede minore quantità di acqua come il miglio, diminuirebbe drasticamente lo spreco di risorse idriche per l’irrigazione dei campi.
Queste posate sono reperibili tramite il sito Bakeys – Edible Cutlery e sono già stati venduti più di un milione e mezzo di pezzi, il costo è di 4$ ogni 100 pezzi, certamente di più rispetto alle normali posate di plastica ma sicuramente meno nocive per l’ambiente e per la salute.
La campagna si è conclusa con l’enorme successo di 278,874 dollari raccolti, a fronte dei 20.000 richiesti. Ma come tristemente analizzato anche nell’articolo precedente, i buyers che hanno sostenuto il progetto hanno provenienza d’origine principalmente americana, mentre invece neanche l’ombra di italiani che credono in progetti eco-sostenibili ed innovativi come questi.
Fermiamoci a riflettere…un’iniziativa così unica come quella di Narayana Peesapaty potrebbe cambiare molte cose e rendere questo mondo un posto migliore.
Usiamo quindi il miglio al posto della plastica, questo il messaggio…e non dimentichiamo di sostenere progetti come questo!
Tag:crowdfunding, ecosostenibilità, impatto ambientale, riciclo creativo