Non troppo distante dal centro di Firenze, esiste Fiesole, borghetto strategico su una collina ispiratrice.
Oggi c’è il sole… e quando c’è il sole, non si può perdere tempo. Non si puo rimanere rintanati nella propria casa o intorpiditi: bisogna uscire, girare, scoprire.
Dopo una settimana lavorativa e completamente caotica, ho deciso quindi di dedicarmi e di dedicare un po’ del mio tempo a girovagare e scovare nuovi posti. Voglio concedermi, come spesso faccio nei mesi primaverili, un’ escursione fuori porta, in questa tranquilla domenica di aprile. Una convenzionale passeggiata nel centro cittadino potrebbe non soddisfarmi. Tanti turisti pagherebbero per essere al mio posto, lo ammetto, ma oggi voglio fare qualcosa di diverso, qualcosa di più stimolante.
Realizzo quindi che potrei far visita a quelle famose colline che vedo sempre quando sono sulle rive del’Arno. Quelle che fanno da cornice alla poetica Firenze, per intenderci. Sì, oggi voglio ribaltare i punti di vista: non voglio, dal centro cittadino, osservare le colline; voglio, da lassù, guardare la città. Non voglio sentire il vociare dei turisti affannati e chiudere gli occhi per immaginare di essere in vetta; ma voglio, dalla vetta… non immaginare nulla, perché finalmente posso toccare con mano tutto quello che immaginavo. Ed ecco quindi che, nel cuore della Toscana, a un passo dal rinomato capoluogo, passeggiare diventa un’avventura.
Da qualche tempo, diversi amici toscani mi parlavano egregiamente di queste zone. Da curiosa quale sono, mi trovo quindi alla ricerca di informazioni tra pagine, locandine e guide varie di questo luogo ancora sconosciuto ai miei occhi. Internet me lo presenta come il colle lunato. Intrigante…
Purtroppo troppi luoghi di rispettabile fascino, adiacenti a queste zone, risentono della schiacciante presenza di Firenze. È lei la meta per eccellenza, quella ambita, che la fa da padrona. Ma perchè non avventurarsi anche in angoli nascosti ma preziosi?
Alla fine, ottengo le informazioni base che possono orientare la mia escursione. Di sicuro mi serve una mappa. Potrei ritirarla presso l’ufficio turistico di Fiesole ma l’alternativa per cui opto è quella di scaricarla da internet.Preparo velocemente uno zainetto con l’essenziale per la giornata e, nel frattempo, organizzo orari e mezzi.
Il centro di Fiesole dista solo 7 Km da quello di Firenze ed è facilmente raggiungibile sia in autobus che in auto, partendo da diversi punti della città. Per questa volta vado in avanscoperta ma ammetto che, per un attimo, mi balena per la testa l’idea di tentare la scalata in bici. Sicuramente ci ritorneró con un po’ di allenamento alle spalle (dicono che la salita sia aspra e dura ma, tutto sommato, fattibile. Vedremo).
Ancora a Firenze, mi dirigo verso piazza San Marco, dove aspetto un autobus che passa ogni 15 minuti circa. Entusiasta (come sempre quando decido di partire verso qualcosa di nuovo), inizio a godere delle meraviglie che il paesaggio mi offre. Per adesso mi accontento di farlo da dietro un vetro ma, tempo venti minuti ed eccomi a godere realmente di quell’aria che solo i posti autentici ti sanno donare. Sento di addentrarmi in territori incontaminati e di avvicinarmi a tutto ció che è natura e bellezza.
L’autobus mi lascia nella piazza principale, dove posso subito ammirare il Duomo (o meglio, la cattedrale di San Romolo). Scavando nelle mie conoscenze, riconosco lo stile, nettamente romanico. Mi avvicino per osservare meglio la facciata e il rosone circolare e leggo delle informazioni storiche e architettoniche. Alla sinistra della cattedrale, si può notare il campanile, che si eleva quasi fosse una torretta.
A questo punto decido di addentrarmi. All`interno del Duomo sono conservate le reliquie di San Romolo, che (stando alla leggenda) dovrebbe essere il primo vescovo di Fiesole. Dentro è veramente maestoso ma, nello stesso tempo, semplice. Percorro la navata, con il naso all’insù, osservando tutti gli affreschi e i dipinti risalenti al XVI secolo. Raggiungo le due cappelle, anch’esse traboccanti storia e religiosità e, scendendo per una scalinata, scorgo la cripta dove sono situati i famosi resti, protetti da un cancello in ferro battuto e circondati da tavole e dipinti murali. Soddisfatta di quel che ho visto, esco per affacciarmi nuovamente sulla piazza centrale (Piazza Mino), dove trovo un mercatino di libri usati e oggetti vintage.
Do di nuovo un’occhiata alla cartina e mi organizzo per le ore successive. Tra le attrazioni, scelgo: il sito archelogico, il museo di San Francesco e i fantastici percorsi panoramici. Dovrebbe essere tutto molto concentrato e raccolto. Mi sposterò tranquillamente a piedi.
Acquisto il biglietto per le varie visite e in due minuti mi ritrovo catapultata nell’area archeologica. Chiudo gli occhi e rifletto su questa testimonianza tangibile della presenza etrusca e romana. Negli anni si sono susseguiti scavi e ritrovamenti. Penso che questo luogo non abbia nulla da invidiare ad altri siti archeologici, sparsi nel nostro fantastico paese. Senza dubbio, è piu piccolo e concentrato di altri ma assolutamente degno di nota: tra cavea, gradinate e passaggi, fa la sua bella figura.
Da qui, in modo impaziente, mi reco verso il punto più alto della città, il monastero di San Francesco. La chiesa, con tanto di museo annesso, è veramente graziosa. Al primo piano sono conservati reperti archeologici di vario genere, tra cui reliquie di origine etrusco-romana, cinese, una piccola collezione egizia ma anche manufatti riguardanti la vita liturgica dei frati francescani. Ai piani più alti si trovano invece le celle di clausura. E una volta qui, si gode di una vista magnifica su Firenze.
La vista più bella, però, è probabilmente quella che si scorge salendo. Per raggiungere questo convento, si passa infatti per il punto panoramico più celebre di Fiesole, dove spicca una Firenze lontana ma non troppo: da qui si vednono lo stadio, la Torre di Palazzo Vecchio e le varie cupole.
Adocchio un bar molto caratteristico, con due tavolini all’ esterno. Ne approfitto per prendere un caffè prima di lasciare questo luogo. Ordino il mio espresso e scambio due parole con i camerieri. Loro mi svelano qualche curiosità, di quelle che in rete non trovi immediatamente: qualche mese fa, tra queste vie è stato girato un film e ogni anno si tiene un importante premio letterario. Infine, la città ospita una famosa scuola di musica.
Credo sia arrivato il momento di andare. Rivolgo un ultimo sguardo a quel panorama indescrivibile. Resterei qui per un bel po’ ma l’autobus mi reclama. Sono felice di essere venuta qui oggi: la collina di Fiesole è un luogo dove storia, natura e suggestioni sono a portata di sguardo. Un tesoro che merita di essere scovato e, perché no, valorizzato. Un territorio incontaminato che, per esperienza personale, suggerisco di visitare.
*Volete dormire slow in Toscana? Slow Tourism vi suggerisce caldamanente:
– Il B&B Ca’ Scheta, a Palazzuolo sul Senio (FI)
– L’agriturismo Santissima Annunziata II, a San Vincenzo (LI)
– L’agriturismo Podere Leccetro, a Monticiano (SI)
Tag:archeologia, arte, bicicletta, cattedrale di San Romolo, colle lunato, Fiesole, firenze, Monastero di San Francesco