Economica, panoramica, a impatto zero: è la funivia urbana, un mezzo di trasporto sostenibile diffuso in molte città europee. L’Italia resta indietro: malgrado uno dei due colossi del settore, la Leitner, sia di Bolzano, i vari progetti proposti nel nostro Paese rimangono per lo più lettera morta.
Un’occasione per discutere delle potenzialità di questo mezzo sarà CityTech, la fiera sui sistemi di trasporto e di connettività più innovativi, che ospiterà uno dei massimi esperti del settore a Milano: Steven Dale. In Italia esistono funicolari in varie città come Napoli, Perugia, Venezia e Capri, ma nessuno di questi progetti è pensato per sostituire parte del traffico urbano. Eppure, la funivia urbana presenta numerosi vantaggi dal punto di vista ambientale, turistico ed economico.
Costi e funzionamento. La prima caratteristica è proprio quella dei costi: a fronte di un carico minore di passeggeri rispetto a mezzi di trasporto come tram o metropolitana, ha dei costi e tempi di realizzazione nettamente inferiori. Dieci chilometri di metropolitana costano, in media, 140 milioni di euro, dieci di linea tramviaria ne costano 90 milioni, mentre dieci chilometri di funivia costano appena 17 milioni: ma trasporta solo sei mila persone all’ora, a fronte delle 40 mila trasportate dalla metropolitana. Questo la rende particolarmente indicata per le città medio-piccole o per porzioni di città più grandi sprovviste di collegamenti adeguati.
La funivia è più veloce: le corse, solitamente circolari, sono continue, e raggiungono la velocità di 25 km/h, senza attese per i passeggeri. Il motore generalmente è elettrico, spesso alimentato da fonti rinnovabili, e porta in media 300 alloggi: gli impianti possono essere a campata unica, con le funi tese direttamente fra le due stazioni, o possono avere uno o più sostegni intermedi per le tratte più lunghe. Nelle moderne funivie, a differenza di quelle tradizionali, le cabine scendono e salgono in modo autonomo. Il sistema più innovativo è di progettazione italiana e si chiama 3S, trifune: grazie a due funi portanti e un’altra fune che traina, garantisce una stabilità anche con venti che superano i 100 chilometri orari.
Le funivie urbane nel mondo. Le più famose sono sicuramente quelle di New York, Madrid e Città del Capo. Nella Grande Mela, la Roosevelt Island Tramway è stata realizzata nel 1976 per superare il problema della chiusura del ponte di Brooklyn: collega Roosevelt Island a Manhattan e viaggia a poche decine di metri di altezza. Quella di Madrid viaggia invece a 40 metri di altezza: lunga 3 chilometri, collega il centro storico della città castigliana alla Casa del Tempo. La funivia di Città del Capo, in Messico è degli anni ’20 ed ha una funzione più turistiche delle prime due: collega il centro alle cime della Table Mountain, che toccano quota 1.085 metri, trasportando 65 persone a volta e offrendo una vista panoramica a 360 gradi.
L’ultima funivia costruita è quella di Londra: inaugurata in occasione delle Olimpiadi del 2012 è stata finanziata interamente dalle linee aeree Emirates con 60 milioni di sterline Attraversa la City da Nord a Sud, sorvolando il Tamigi, è completamente elettrica e ha impianti fotovoltaici nelle varie stazioni: in un anno ha già trasportato due milioni di passeggeri.
L’America Latina è stata la prima area ad avviare le gondolas, spesso usate per collegare zone periferiche della città al centro, come quella di Medellin Metrocable in Colombia, che dal 2006 collega il quartiere di Aburra Valley. A Rio de Janeiro, la Teleferica Do Aleman è stata inaugurata nel 2011: 3,5 km di lunghezza, a cui è stata aggiunta un’altra linea unisce la più antica favelas della città -Morro da Providencia- il centro urbano in pochi minuti.
Funivie più o meno integrate al sistema di trasporti urbani si trovano anche a Honk Kong, Singapore, Barcellona, Lisbona, Porto, Grenoble, Zagabria, Alma City. Infine, il primato di lunghezza va all’Armenia: inaugurata alla fine d’ottobre dello scorso anno a Tatev, in Armenia. È lunga 5.750 metri e porta i viaggiatori al villaggio di Halidzor, dove si trova un monastero del IX secolo.
Malgrado i primati nella progettazione e nella produzione, al di là delle funivie sciistiche, in Italia molti dei progetti avanzati in questi anni per integrare questo tipo di tecnologia in ambienti urbani sono rimasti lettera morta. Un esempio su tutti è il progetto di Roma, che nel 2007 aveva previsto una funivia che unisse il quartiere Magliana con l’Eur: un tragitto di 650 metri a 35 metri di altezza, che dovrebbe costare intorno ai 22 milioni. Di questi, 10 milioni sono stati già forniti dall’Unione Europea, ma i lavori restano fermi.
Steven Dale, fondatore del Creative Urban Project e del sito fondatore del sito “the Gondola Project”, è stato invitato a CityTech -che si svolgerà a Milano i 28 e 29 ottobre 2013- proprio per presentare le applicazioni di funivie urbane nel mondo e gli scenari possibili in alcune città italiane. E sarà probabilmente Genova e non la Capitale, ad ospitare il primo vero sistema di trasporto urbano-extraurbano con funivia: un progetto europeo, infatti, prevede il collegamento fra l’aeroporto e il centro del Capoluogo ligure.
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