In Italia le spiagge belle non mancano, ma una nella quale al calar del sole ti vengono a trovare le volpi è una preziosa rarità. Succede a Marina di Alberese, all’interno del Parco Naturale Regionale della Maremma. Conosciuto anche come Parco dell’Uccellina ed istituito nel 1975, è un importante mosaico di eco-sistemi che si estende per 20 chilometri di costa grossetana: da Principina a Mare fino a Talamone, comprendendo una fascia costiera di circa 9800 ettari. Proprio qui, in quella che il Daily Telegraph qualche tempo fa ha definito una delle spiagge più selvagge d’Italia, verso le sette di sera, dalle dune che separano il litorale sabbioso dalla verde e fresca pineta, ad un tratto spuntano loro, timide e furtive, lo sguardo furbo, piccole e grandi volpi in cerca di cibo. E non racimolano qualche briciola caduta nella sabbia ad un turista distratto ma arrivano a prendere interi pezzi di pane direttamente dalle mani! Uno spettacolo unico che rende la spiaggia di Marina di Alberese e il Parco che la circonda ancora più speciali. Non è un posto per tutti. Non è il classico bagno con tutti i comfort, l’accesso semplice, il bagnino vigile e simpatico, il bar dietro l’angolo con la musica a tutto volume. Marina di Alberese è per chi ama la natura e il mare nella loro espressione più pura ed incontaminata. Per chi apprezza il silenzio, la quiete, lo spazio tra una persona e l’altra. Per chi ha rispetto di ciò che lo circonda e si diverte a raccogliere legni nella sabbia lavati e levigati dal mare per trasformarli in creative costruzioni. Per chi non ha bisogno della doccia e gli piace tornare a casa con addosso il sale del mare, la sabbia tra le dita dei piedi e tra i capelli scompigliati dal vento. Per chi può anche fare a meno del costume. E poi il mare è limpido, con il fondale sabbioso che accompagna al largo per diversi metri permettendo a chi non vuole nuotare lunghissime passeggiate nell’acqua.
Come arrivarci? Ci sono diversi modi: in auto si arriva fino quasi alla spiaggia ma i posti del parcheggio, proprio per salvaguardare il parco sono limitatissimi e carissimi (2 euro all’ora), in bus (rigorosamente elettrico, parte ogni mezz’ora circa dal centro di Alberese) oppure in bici (si possono affittare sempre ad Alberese). Il percorso della pista ciclabile all’interno del parco è di 8 km, tra una pedalata e l’altra si possono ammirare lepri selvatiche che saltano nei prati giallo paglia bruciati dal sole, daini, branchi di cavalli selvatici che pascolano in infinite distese insieme a tori e bovini maremmani che da secoli contraddistinguono le zone paludose della Maremma. I maschi sono impressionanti per la loro dimensione e il portamento regale, hanno un manto grigio molto scuro, più scuro di quello delle femmine.
E se ora siete incuriositi, ci volete andare, ma pensate di essere fuori stagione, non è così. Il parco a partire da metà settembre in realtà è molto più accessibile: la bellissima Cala di Forno ad esempio, con la sua spiaggia dorata e il mare cristallino, raggiungibile dopo un paio d’ore di cammino lungo sentieri incontaminati è “aperta” solo nel periodo compreso tra l’autunno e la primavera, nei mesi estivi i sentieri vengono chiusi per preservare la conservazione dell’ambiente. In questo modo si vuole ridurre il rischio di incendi ed evitare che nel periodo di alta stagione il turismo di massa possa compromettere l’ecosistema di un’area protetta caratterizzata da un elevato valore bio-naturalistico.
All’interno del Parco le visite organizzate sono numerosissime, passeggiate di diversa difficoltà e lunghezza permettono di scoprire gli angoli più nascosti e selvaggi tra aree di paludi rupestri, i monti dell’Uccellina, lunghe spiagge sabbiose ed estese pinete, come quella voluta dal granduca Leopoldo II di Lorena nel 1830.
Sui monti dell’Uccellina si ergono le torri di avvistamento costruite per difendere il territorio e le popolazioni dalle incursioni dei pirati così come le rovine del monastero benedettino di San Rabano.
Per chi è amante dei cavalli, fuori stagione è possibile fare lunghe passeggiate sui favolosi maremmani arrivando fino al mare.
In altre parole, per chi vuole un’esperienza a stretto contatto con la natura e con il mare e crede in una magica e autentica corrispondenza tra microcosmo e macrocosmo, il Parco della Toscana e le sue spiagge sono il posto giusto.
Tanti tra l’altro gli agriturismi caratteristici e accoglienti con prodotti tipici che popolano il territorio attiguo sia in pianura che in collina, ma di questo vale la pena parlare in un altro post…
Per maggiori informazioni sul Parco, i suoi itinerari e l’accessibilità nei diversi periodi dell’anno andate qui: http://www.parco-maremma.it/it/home.html
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