Il Club Unesco Galatina fa rivivere dal 28 al 30 giugno, il tradizionale appuntamento con la festa patronale, in onore dei SS. Pietro e Paolo, che nei secoli è stata associata al rito della taranta.
Galatina è ritenuta la culla del tarantismo, e custode di un rituale antichissimo ed ormai scomparso da alcuni decenni; in passato, essa era considerata un “feudo sacro” protetto da San Paolo, che, secondo una leggenda locale riportata del medico leccese Nicola Caputi nel suo libro intitolato De tarantulae anatome et morsu (Anatomia e morso della tarantola, 1741), aveva reso immune questa terra e i suoi abitanti dal morso degli animali velenosi, ricompensandoli per l’ospitalità ricevuta durante il suo viaggio di evangelizzazione verso Roma.
IL Club UNESCO di Galatina si propone di rivalutare il tarantismo come bene immateriale e di farlo conoscere attraverso le fonti storiche, gli studi, i filmati, le foto, le testimonianze; intende ricercare e custodire materiali documentari e bibliografici su questo antico fenomeno, affinché non vada disperso un patrimonio di riti, credenze, leggende e tradizioni che fa parte della nostra memoria storica e che tutti abbiamo il dovere di custodire e valorizzare.
In occasione delle festività patronali in onore dei SS. Pietro e Paolo, che si svolgeranno a Galatina dal 28 al 30 giugno, il Club UNESCO Galatina ha in programma un ricco calendario di eventi sull’antico rituale del tarantismo, che proprio a Galatina ha avuto la sua massima espressione diventando la culla del tarantismo. Lo scopo è quello di valorizzare e far conoscere questo misterioso fenomeno esorcistico che in passato, durante la festa patronale, richiamava alla Cappella di San Paolo le donne che erano state morse dalla tarantola. Queste, provenienti dai vari paesi del Salento, arrivavano a Galatina in pellegrinaggio per chiedere la grazia al Santo, protettore delle tarantolate, e per bere l’acqua del pozzo della Cappella, ritenuta “miracolosa”. Giungevano a Galatina accompagnate dai familiari e dai suonatori e, danzando al ritmo frenetico della pizzica e dei tamburelli, esorcizzavano la malattia fino a riconquistare lo stato di salute.
PROGRAMMA
Sabato 28 giugno
dalle ore 24.00, fino alla mattina del giorno dopo, in Piazza San Pietro si celebra “LA NOTTE DE SANTU PAOLU” e si attende l’arrivo delle tarantate (che quest’anno arriveranno simbolicamente, varcando le tre PORTE MURARIE di Galatina) con il raduno spontaneo dei tamburellisti e dei musicisti…………………… SUONANDO con le RONDE.
Domenica 29 giugno
La mattina tamburelli, violini, chitarre e organetti continuano le ronde.
ore 9,00 : Proiezione su grande schermo (Portone Palazzo TONDI -VIGNOLA adiacente alla Cappella di San Paolo) del film di Gianfranco Mingozzi “La taranta”.
ore 10,00: visita guidata alla cappella ed al pozzo di san Paolo ( a cura della Prof.ssa Loredana Viola).
Intanto con un percorso a tappe, l’Orchestrina Terapeutica accoglie le tarantate presso le tre PORTE MURARIE di Galatina: si parte alle ore 9,15 da Porta S. Pietro; tappa successiva alle 9,45 a Porta Luce ed ancora alle 10,15 a Porta Cappuccini, da dove le tarantate partiranno per risalire Via Orsini, Via Umberto I e Corso Vittorio Emanuele per arrivare infine alle ore 11,00 in Piazza San Pietro presso la Cappella di S. Paolo, dove avrà luogo la rievocazione storica dell’antico rito del Tarantismo.
Con la partecipazione di:
1) Umberto Panico, armonica a bocca
2) Adriano Piscopello, violino
3) Angelo Litti, tamburello e voce
4) Vincenza Magnolo, chitarra e voce
5) Simona Indraccolo, ballerina
ore 17,30: Proiezione su grande schermo (Portone Palazzo TONDI -VIGNOLA adiacente alla Cappella di San Paolo) del film di Gianfranco Mingozzi “La taranta”.
ore 18,30: visita guidata alla cappella ed al pozzo di san Paolo ( a cura della Prof.ssa Loredana Viola).
Lunedì 30 giugno
alle ore 19,30 nel suggestivo Chiostro del Palazzo della Cultura in Piazza Alighieri,
Incontro Musicale “ALLE ORIGINI DEL TARANTISMO: IL RITMO ED IL BATTITO DELLA PIZZICA TARANTATA”.
(il Tarantismo visto come antica ed al tempo stesso, moderna terapia del disagio personale e collettivo, ovvero la forza ancestrale della iatromusica come cura contemporanea).
Con la partecipazione di:
– Antonella Screti, counselor transpersonale
– Vincenza Magnolo, cantrice
– Simona Indraccolo, ballerina.
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