Andare al mare non è un’attività per tutti: dopo aver parlato delle spiagge più adatte ai bambini, vogliamo affrontare il problema della disabilità. Perché per un disabile, in carrozzina o meno, trovare informazioni utili su una spiaggia attrezzata e riuscire a raggiungerla,in Italia, è davvero un calvario.
Pedane per raggiungere l’ombrellone, i lettini rialzati, le carrozzine per entrare in mare, il tipo di sabbia: sono solo alcune delle caratteristiche più importanti per andare al mare, se costretti in carrozzina. E le informazioni da reperire sono quasi nulle: non esiste un registro delle località attrezzate e, spesso, gli uffici turistici locali non hanno idea delle condizioni in cui versano le spiagge.
Ma non solo la spiaggia: anche i dintorni devono essere attrezzati. Come ci si arriva dall’hotel al mare? Come si sale in camera in presenza di barriere architettoniche? Come si utilizza la piscina “accessibile”? Tutto questo, in Italia, viene ignorato.
Le spiagge attrezzate in Italia. Ad oggi, solo tre Bagni della provincia di Rimini sono ufficialmente certificati per garantire l’accesso totale ai disabili: Bagno 27, Egisto 38 e Giulia 85, grazie al programma provinciale “Spiaggia libera tutti”.
A questi si aggiunge una spiaggia ligure, inaugurata qualche giorno fa: a Sestri Levante, celebre città dei due mari, l’associazione Noihandiamo il 15 giugno ha inaugurato la prima spiaggia interamente accessibile ai disabili, nella Baia delle Favole.
La spiaggia è dotata di carrozzelle innovative, che percorrono una passerella e portano i disabili direttamente in acqua: una parte dell’arenile piastrellato, permette di usufruire di lettini rialzati, in modo che il passaggio dalla carrozzina al letto sia agevole.
Per prendere il sole senza paura di sprofondare nella sabbia, basta usare le speciali sedie sand and sea, con ruote adatte ad ancorarsi alla sabbia: infine lo spogliatoio ad hoc, con docce e servizi su misura.
Gabriele Cascino, assessore al Demanio della Regione Liguria., ha spiegato:
“La riduzione degli spazi liberi per i bagnanti, a favore dei bagnanti disabili, non ha creato alcun problema e, anzi, ci spinge a invitare altri comuni della Liguria e seguire l’esempio di Sestri Levante”.
L’intervento, portato avanti con un finanziamento di 4 mila euro, ha richiesto di fatto la deroga alle norme regionali che regolamentano le spiagge libere e attrezzate. Un’iniziativa realizzata senza impedimenti, segno che è possibile aprire le spiagge e i luoghi pubblici a tutti, senza bisogno di realizzare particolari infrastrutture o di stravolgere il volto delle nostre piagge.
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