Anche il Canevale può essere ecologico! Come? Producendo in casa maschere e costumi, per esempio. Un ‘attività facile, oltre che divertente: basta fare un giro tra le decine di siti internet che insegnano a riutilizzare vestiti e giocattoli, nonché carta da regalo, bottiglie e contenitori di plastica…
Ma che senso ha essere ecologici in casa, se poi fuori nessuno rispetta l’ambiente? Una domanda leggittima, cui per fortuna oggi possono rispondere città e paesi che hanno deciso di festeggiare senza deturpare la natura.
Come Imola, famosa per il suo Carnevale dei Fantaveicoli: i carri – frutto dell’ingegnosità dei cittadini – verranno premiati sia per la creatività che per l’ecologità.
Anche la Capitale ha i suoi meriti, a partire da quest’anno: sabato 14 febbraio, in Viale Europa, andrà in scena il Carnevale Ecologico del Municipio IX. Dalle ore 15 alle ore 18 andranno in scena bande, ballerine e dance crew con i loro abiti in cartone. Per non parlare di Viareggio e dei suoi carri; costruiti in carta a calcio – tecnica che si basa sul riciclo – sono decisamente ecofriendly!
Vogliamo poi citare il Carnevale della Grecia Salentina e Martignanese, che prevede sfilate in bicicletta per promuovere la mobilità sostenibile.
Dronero, paese in provincia di Cuneo, ha invece iniziato i festeggiamenti con un veicolo azionato a pedali, mentre a None (TO) vanno in scena gli strambicoli, macchine che avanzano grazie alla sola forza umana.
Infine, interessantissima l’idea del Carnevale promossa da Satriano di Lucania (nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano), dove un centinaio di uomini sfilerà vestito da albero. La manifestazione – La Foresta che Cammina – prende spunto da un’antica tradizione, quella del Rumit – “uomo vegetale” -, che gira tra le case strusciano un fruscio sulle porte.
I fortunati, in cambio della sua visita e di un buon auspicio, oltre a rispettare il suo silenzio, gli offriranno doni. Perché sostenibilità significa anche riagganciarsi alle tradizioni della propria terra…
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