La Sicilia offre terreno fertile per la coltivazione delle piante del sesamo. Questa spezia viene fatta crescere anche tra gli agrumeti di Agrigento e Ragusa. L’80% della produzione di sesamo è destinata all’estrazione dell’olio, mentre il rimanente 20% viene utilizzato nell’industria dolciaria, nella panificazione e in generale nell’industria alimentare.
Il 70% dell’olio di sesamo è usato come olio direttamente commestibile e il restante 30% è usato per la fabbricazione di margarina o per l’industria dei cosmetici. È una pianta che non tollera il freddo e che germoglia con le calde temperature; per questo cresce bene nella parte sud orientale della Sicilia, parte tipicamente mediterranea.
Quando le foglie ingialliscono avviene la raccolta e i semi del fiore si usano anche per dolci tipici squisiti, come per esempio la “cobaita”, che è un croccante preparato con i semi di sesamo (giuggiulena in dialetto), le mandorle, la buccia d’arancia e la cannella, il tutto cotto nel miele aromatizzato, tanto amato dallo scrittore Andrea Camilleri. La ricetta del dolce fu importata nell’isola dagli Arabi.
Essendo duro, per romperlo e assaporarlo ha bisogno di lentezza: i tempi lunghi servono a godere della sua dolcezza!
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